Visto che per il nuovo stadio bisognerà aspettare minimo due anni sarebbe buon senso uscire dal tunnel buio, con fatica perché pesano l’ansia dei giocatori e le dure contestazioni. Da novembre il mondo si è rovesciato e la partita con l’Inter vinta 4-2 si è piantata come una diga separando due realtà differenti. Prima la Roma procedeva di pari passo con la Juventus e aveva vinto 7 partite casalinghe su 7 realizzando 18 gol e subendone solo 2 proprio dall’Inter. Dopodichè l’Olimpico si è eclissato. Nelle 7 partite successive i ragazzi di Garcia hanno pareggiato 7 volte e perso malamente contro la Sampdoria. Le reti realizzate in questo lungo tunnel sono 6 e addirittura 8 quelle prese. In trasferta la situazione migliora: 4 vittorie e quattro pareggi e la Juventus in trasferta ha realizzato 3 vittorie e 4 pareggi e a dicembre nel suo stadio ha raccolto 2 pareggi consecutivi. Ma poi è ripartita vincendo per 6 volte consecutive mentre la Roma si fermava del tutto e rimetteva sul piatto il secondo posto che sembrava assicurato. Per il momento i problemi tecnici e tattici e la difficoltà a realizzare e a creare si vedono sia in trasferta che in casa. E’ lampante che se non vogliono perdere anche il secondo posto i giallorossi devono rifortificare l’Olimpico, mancano 10 partite alla fine del campionato e la metà si affronteranno in casa e la prima è sabato 4 aprile con il Napoli e poi ci sarà il derby. La Lazio gioca con tranquillità all’Olimpico mentre la Roma entra con la testa già in panico e se non risolve nel primo tempo affonda inesorabilmente nella paura di non farcela. Poi piovono i fischi e inevitabilmente è buio pesto.