Roma, 31 marzo
BODY WORLDS, la mostra originale sul corpo umano, è stata prolungata fino al 12 aprile, alle sale del SET a Roma in via Tirso 14, grazie alla considerevole affluenza del pubblico.
La prima mostra BODY WORLDS si è svolta nel 1995, a Tokyo. Da allora le esposizioni sono state ospitate in oltre 90 città del mondo e visitate da oltre 40 milioni di persone. In Italia, sono state 80.000 le persone che da ottobre ad oggi hanno partecipato alla mostra.
Fabio Di Gioia, curatore italiano della mostra, spiega con soddisfazione il grande risultato dell’evento: «La seconda esperienza a Roma di BODY WORLDS, nella versione IL CICLO DELLA VITA, è stata un vero successo perché ha saputo trasmettere le informazioni sui continui cambiamenti nel nostro corpo durante la vita. Oggi c’è un’attenzione maggiore per vivere più a lungo e nel modo migliore. Le persone che hanno preso parte alla mostra, dalle scuole alle famiglie, sono state un chiaro segnale di quanto sia stato importante, soprattutto per i giovani, comprendere il corpo e le regole biologiche».
Continua: «L’esperienza di poter vedere il nostro corpo dal “vero” grazie alla plastinazione – procedimento ideato da Gunther von Hagens che permette la conservazione del corpo umano tramite la sostituzione dei liquidi con polimeri di silicone – è un’emozione che non si può raggiungere con altri mezzi ed inoltre, aiuta a fissare facilmente nozioni importanti. Per questo motivo la mostra è un’esperienza irripetibile e la grande affluenza del pubblico ne è stata una testimonianza. Per andare incontro alle molte richieste da parte di scuole, università e visitatori indipendenti, abbiamo chiesto e ottenuto una proroga della mostra fino al 12 aprile».
Il calendario degli eventi per il mese di febbraio è stato altamente variegato per tutti i gusti del pubblico vasto ed eterogeneo. In un interessante connubio di arte e scienza si sono allestite differenti iniziative multidisciplinari che hanno mostrano tutte le possibili declinazioni del corpo umano in differenti linguaggi:
La mostra Multiple Vision.One City, esposizione collettiva di artisti italiani e internazionali, curata dagli studenti del Master Ied Arts Management con il patrocino di GAI – Associazione per il circuito dei giovani artisti italiani e in collaborazione con il progetto Transcorpus curato da Olga Bachschmidt.
Il trittico The Smoker della studentessa, Valeria Trasatti, dello Ied Arti Visive, che ha rappresentato il connubbio tra le arti fotografiche e l’anatomia.
La serata Artists’ Night dedicata all’arte contemporanea, dove, il disegno, la pittura, la scultura, l’installazione sono state le performance principali, in cui, gli studenti di licei e accademie di belle arti hanno dovuto rapportarsi, lasciandosi ispirare dalla struttura umana e dai corpi plastinati.
Roma è la lo sfondo principale di tutte le opere scelte tramite una call for artist. I sette artisti in mostra: Federico Ciamei, Francesca Innocenzi, Gabriele Maruotti, Giada Bergamasco, Lucia Bricco, Pegah Salimielizi e Apotropia ovvero Antonella Mignone e Cristiano Panepuccia, hanno voluto dare la propria interpretazione della Città Eterna, intesa come un organismo pulsante in continua evoluzione, definendone l’identità attraverso le diverse relazioni tra i sensi, il corpo e tutti i suoi elementi.
Nella hall del SET sono tante le proposte per i visitatori, tra cui, l’allestimento di un’opera collettiva realizzata grazie alla call lanciata da WINSOR & NEWTON, con la collaborazione degli studenti RUFA coordinati dai docenti Fabrizio Dell’Arno ed Emiliano Coletta e la mostra di scultura Anti-corpi degli allievi RUFA di Davide Dormino.
Le opere in mostra sono firmate da: Marianna Felicetti, Stefania Manzata, Amanda Botero, Sacha Turchi, Christophe Constantin e Lucrezia De Fazio.
di Donatella De Stefano