C’era una volta il derby del sud, con due tifoserie gemellate e invidiate per il loro calore e il loro modo di tifare. Da qualche anno però Roma Napoli è diventata una partita a rischio e dopo gli avvenimenti che hanno portato alla morte di Ciro Esposito il 3 maggio 2014, durante la finale di Coppa Italia a Roma, il livello di ostilità fra i vari gruppi organizzati ha raggiunto livelli massimi.
La gara è stata bollata col rischio a livello 4, il più alto che possa mai essere assegnato: come riporta ‘Il Corriere dello Sport’ dunque, sarà vietata la vendita dei biglietti nella regione Campania, nemmeno la tessera del tifoso andrà bene. Massima attenzione per quanto riguarda gli striscioni, che saranno presi in grande considerazione.
Per stamattina alle 11 è previsto un incontro in Prefettura dove oltre al prefetto Pecoraro ci sarà anche il questore D’Angelo. Domani invece tutti in Questura, dove verrà stilato un piano definitivo per garantire la sicurezza all’interno ed all’esterno dello stadio, prima e dopo la partita.
Si parla di addirittura ben 1800 agenti di polizia che agiranno nei pressi dell’impianto oltre che nei punti d’incontro come bar, aereoporto e autogrill: il giorno dopo sarà quello di Pasqua, è previsto dunque un folto afflusso di gente (non solo campana) a Roma, e l’allerta salirà a dismisura. Secondo alcune informazioni i tifosi partenopei dovrebbero essere raccolti a Saxa Rubra. Da qui i pullman si muoveranno in blocco scortati dalle forze dell’ordine. Anche il sindaco Marino ha voluto lasciare una dichiarazione con la speranza di stemperare gli animi: “La morte di Ciro Esposito è una pagina tragica che rimarrà per sempre scritta nella storia di questa città. E’ inaccettabile che una persona possa perdere la vita mentre partecipa ad una manifestazione sportiva che dovrebbe essere, invece, un momento di festa e gioia. Il nostro compito, ora è far si che nessuno dimentichi mai ciò che è accaduto affinché episodi simili non si ripetano mai più e la violenza sia per sempre bandita dai nostri stadi”