Oggi vi presento un libro al quanto alternativo, l’autrice è Sandra Romanelli– psicologa e mamma nella vita di tutti i giorni e il suo libro si chiama La stanza con l’oblò.
Il ‘romanzo’ edito da Epsil è costituito da 130 pagine da leggere tutte d’un fiato o un po’ per volta dato la complessità dell’argomento.
La storia si snoda intorno all’autrice che, attraverso ricordi legati al passato, riesce ad unire numerosi tasselli che saranno poi elementi principali per rispondere a numerose domande inerenti la sua vita. La colonna portante è il buddismo, Sandra Romanelli offre un’interessante spunto di riflessione per capire come questa religione possa rapportarsi alla nostra quotidianità.
Come nasce la stanza con l’oblò?
Mi è sempre piaciuto scrivere. Sono psicologa ed era solo un pensiero quello che prima o poi avrei scritto qualcosa che riguardasse la psicologia. Poi, nel praticare il buddismo di Nichiren Daishonin, questo pensiero è diventato un desidero da illuminare e non solo… Si è trasformato, ho sentito il bisogno di dare valore a questa mia passione perché mi mancava la sua espressione e ho desiderato che anche gli altri potessero sentirlo per valorizzare le proprie capacità e potenzialità latenti.
La colonna portante è il buddismo: cosa ci racconti in merito?
L’incontro col buddismo è stato amore a prima vista e sento profondamente che questo amore sì che durerà. Questa domanda mi emoziona, come ogni amore degno e vero, soprattutto perché il buddismo ha rappresentato una rinascita per me, l’amore di e per me e, come hai giustamente detto tu, è la colonna portante, della mia vita come del libro che ne racconta un bel pezzo.
Quale messaggio vuoi inviare con il libro la stanza con l’oblò?
Molti in verità ma, dovendo essere sintetica, rispondo che ho voluto mettere a disposizione la mia esperienza per incoraggiare le persone a ritrovarsi, a entrare nella propria stanza interiore e illuminarne i contenuti per trasformare il proprio veleno in medicina, per vivere in armonia con se stessi, prima di tutto, e gli altri, essendo interdipendenti, ed anche perché cambiare il proprio destino è possibile se impariamo ad amarci e a leggere i segnali che l’universo ci manda continuamente attraverso gli eventi che viviamo.
Il tuo libro in tre righe.
E’ una lettura tra le righe, una caccia al tesoro con tanti indizi da illuminare sotto la luce piena della luna vista da un oblò, un lucernario. Il tesoro siamo noi stessi come siamo veramente, incondizionatamente. E’ la stanza dell’amore di Sè dalla quale attingere sempre ed è proprio lì che io ho ritrovato la passione di scrivere, l’anima creativa che avevo “dimenticato” e l’impulso a creare questa mia creatura.
Leggi il mio libro perché..
Potresti ritrovarti, in tutti i sensi, come è accaduto in chi lo ha letto emozionandosi. Non c’è bisogno di praticare il buddismo o altro per rivivere emozioni che appartengono a tutti perché universali, far riaffiorare ricordi importanti e decisivi a cambiare strada, se necessario a essere in armonia, accordo con se stessi. La stanza con l’oblò è in ognuno di noi ed è una guida sicura, oltre che a portata di mano, nel viaggio della vita con la V.
A quale pubblico è rivolto maggiormente?
A noi donne maggiormente che non ci apprezziamo mai abbastanza e perché più facili prede della dipendenza, affettiva in particolare. Il mio libro è di facile lettura per cui credo possa far bene a chiunque, anche agli adolescenti e chi è alla ricerca di se stesso e/o ai grandi, perché tocca la sensibilità che tutti abbiamo e perché si è sempre in viaggio…
Nuovi progetti per il futuro?
Si. Sorrido perché in effetti ho già iniziato ad abbozzare qualcosa. Credo che ognuno di noi abbia una missione nella vita e può contribuire a un mondo migliore, come è usuale dire. Questo libro mi ha inaspettatamente dato tante soddisfazioni perché ha lasciato qualcosa di buono nei lettori e forti identificazioni. Dunque, una grande gioia, vittoria e motivazione a proseguire.
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Link per l’acquisto: http://www.edizioniepsil.it/catalogo_prodotti/la_stanza_con_l_oblo.html