«Siamo pronti ad attivarci, nell’ambito di un coordinamento nazionale e internazionale, per dare il contributo del Veneto ai soccorsi al Nepal, colpito da una catastrofe epocale», con queste parole il Presidente del Veneto Luca Zaia mette la sua Regione a disposizione della mobilitazione internazionale per portare aiuto alle popolazioni colpite dal sisma in Nepal.
«Come in altre occasioni daremo il nostro contributo, se richiesto e ritenuto utile, sia con uomini e mezzi della Protezione Civile Regionale, la cui esperienza e preparazione potrebbero essere molto utili, sia con il sistema sanitario, che già in passato ha saputo intervenire con sanitari, presidi medici, disponibilità ad accogliere nei nostri ospedali feriti gravi da curare»,prosegue Zaia (Comunicato nr. 680-2015 Presidente-Sanità’-protezione civile).
Quello che ha colpito il Nepal è uno dei più devastanti e più violenti terremoti recenti, con magnitudo 7.9. Manca di tutto : acqua, gas, elettricità, medicinali ed i mezzi per estrarre le persone sepolte sotto le macerie. Si tratta di numeri da catastrofe umanitaria: oltre 2.500 i morti, oltre 6.000 i feriti. I bambini rappresentano il 40%.della popolazione.
Il sisma è stato avveritito anche in India, Bangladesh, Pakistan ed in Tibet -dove sono stati segnalati parecchi morti, ed anche nelle città di Lhasa e Shigatse. Sul monte Everest le valanghe provocate dal terremoto hanno investito diversi campi e provocato numerosi morti e feriti.
Il terremoto ha cancellato parte della storia, spazzando via palazzi storici, templi ed anche la torre Dharahara -patrimonio dell’Unesco e simbolo della capitale Kathmandu, è crollata intrappolando molte persone sotto le macerie.
di Daniela Paties Montagner