Domenica 26 aprile, ore 15.00. Lo Stadio Olimpico di Roma è il teatro di Lazio-Chievo, la sfida valevole per la trentaduesima giornata – tredicesima del girone di ritorno – del Campionato di Serie A 2014-2015. Match stimolante e determinante per gli obiettivi delle due squadre: Lazio, dopo la sconfitta con la Juventus, ancora in corsa per l’allungo e Chievo in corsa per l’affermazione salvezza. Clima dei migliori allo stadio con un pubblico delle grandi occasioni (48mila): spalti pieni a tinta unica coi colori dei padroni di casa.
Premiata l’iniziativa della società Maglia-day: prezzi scontati ai tifosi con la maglietta biancoceleste. Tommasi arbitra la gara.
Nel primo tempo, dopo una serie di goal mancati, è Klose che sblocca il risultato con un’azione personale, ma nella ripresa l’attaccante veneto Poloschi trova il pareggio a un quarto d’ora dalla fine e frena il tentativo dei ragazzi di Pioli di staccare gli avversari in classifica.
Mancata fuga dei biancocelesti comunque secondi e da soli. Chievo bravo ad approfittare dell’unica vera occasione goal. Grande partita quella dell’ex Bizzarri. Grande delusione del pubblico che manca la festa.
Risorse, rincalzi e tecnica. Pioli fa scendere in campo una Lazio elastica (4-3-3/4-2-3-1): Marchetti; Basta, Novaretti, Mauricio, Radu; Onazi (86′ Perea), Ledesma, Lulic (83′ Ederson); Candreva, Klose (60′ Keita), Felipe Anderson. In panchina per i cambi: Berisha, Strakosha, Ciani, Konko, Oikonomidis, Braafheid.
I padroni di casa recuperano Radu e perdono Mauri alla vigilia del match, mancano anche de Vrij, Gentiletti, Cataldi, Parolo, Biglia e Djordjevic. Così Novaretti affianca Mauricio, con Lulic che torna nel vecchio ruolo di ala sinistra con l’inedita coppia mediana Onazi-Ledesma: la formazione scelta da Pioli è essenzialmente obbligata.
Maran propone un Chievo (4-4-2): Bizzarri; Frey, Dainelli (65′ Sardo), Cesar, Zukanovic (46′ Botta); Schelotto, Izco, Radovanovic, Hetemaj; Paloschi, Pellissier (74′ Fetfatzidis). A disposizione: Bardi, Seculin, Gamberini, Biraghi, Cofie, Christiansen, Vajushi, Pozzi.
Tutto confermato nel Chievo, anche se con gli squalificati Meggiorini e Birsa, c’è spazio per Schelotto e in attacco la coppia Pellissier e Paloschi.
Primo Tempo. Speranze e fiducia: Lazio dilagante, Chievo Verona inerme. Gara iniziata benissimo per i padroni di casa che vanno vicinissimi al goal ben tre volte con Candreva: calcio di punizione e palla fuori al 3′, sinistro debole e ravvicinato alla mezzora e poi un assist perfetto da Onazi che l’87 non concretizza. Parata anche sul destro da fuori di Novaretti. L’ex, il portiere argentino Bizzarri, fa il fenomeno in diverse occasioni, anche su Anderson. Marchetti riposa. Arriva il momento della prodezza del tedesco: contropiede Lazio, Klose lanciato da Radu ruba 5 metri sullo scatto a Dainelli, stringendo in area da sinistra. Chiusura sbagliata di Cesar che permette il pallonetto di Miro (11ma rete stagionale per lui) e il vantaggio dei biancocelesti prima di guadagnare lo spogliatoio. Recupero 2’.
Ripresa. “Goal mancato…goal fatto!”. Tante le opportunità sciupate dall’attacco biancoceleste (18 tiri in tutto verso lo specchio della porta avversaria!). Dopo l’intervallo ecco che Maran passa al 3-4-3: Zukanovic al posto di Botta sulla sinistra. La Lazio è pericolosa al 5’ con la conclusione di Candreva dalla distanza che va fuori. Al 12’ padroni di casa vicini al raddoppio: scatta sulla sinistra Anderson, palla per Candreva sull’altra fascia, poi al centro trova Onazi, che tira ma c’è Bizzarri e devia in angolo. Al 14’, esce nella standing ovation Klose, sostituito da Keita. Al 18’ sfiora l’incrocio dei pali una bordata di Schelotto. Ci riprova subito il Chievo col colpo di testa di Botta. Pioli e i suoi sono alla ricerca del secondo goal, ma al 25’ Bizzarri si oppone a Keita. Al 31’ ecco il pareggio del Chievo: dalla sinistra traversone deviato da Mauricio, tocco a volo preciso di Paloschi che infila l’immobile Marchetti. Lazio non demorde si propone in avanti. Ci prova Keita. Invece, al 42’, è il Chievo che rischia di raddoppiare ancora con Paloschi, che manca la rete grazie a Basta che devia in angolo. Fetfatzidis ha la palla dell’1-2, non approfitta, e recupera, anche se con difficoltà, Mauricio. Rammarico per la banda Pioli che manca la fuga e l’appuntamento dello stacco in classifica e, quasi, rischia, nei minuti finali, di perdere il match. Recupero 3’.
Ammoniti: Ledesma e Onazi per la Lazio; Zukanovic, Cesar, Dainelli, Radovanovic e Schelotto del Chievo Verona.
Missing mission. L’undici capitolino di Mister Pioli pareggia, e fallisce un match point, che poteva garantire un altro scalino verso l’ingresso virtuale alla qualificazione dei gironi di Champions League, viste le date dei prossimi incontri in calendario che non potrebbero sorridere ai biancocelesti. Peccato che sia successo l’incredibile. In solitario il secondo posto anche se la Roma è solo a -1 e il Napoli a -5. Domani si torna nuovamente in campo, turno infrasettimanale, altra sfida casalinga, altra occasione a portata di mano nella gara con il Parma. Per il Chievo buona e fortunata la prestazione, con un punto in più in cassaforte che lo mantiene lontano dalla zona retrocessione.
Così la classifica: Lazio 59 punti, Chievo 37.
Maria Anna Chimenti