E’ una catastrofe di dimensioni spaventose.
Continua ad aumentare il numero di morti in Nepal, dalle stime ufficiali rilasciate dalle Autorità Nepalesi i morti sono 4349 mentre i feriti ammontano ad 8517, stime queste purtroppo destinate a salire con il passare delle ore.
La gravità della situazione si percepisce anche dalle parole del premier nepalese, Sushil Koirala, ammettendo che i morti potrebbero raggiungere quota 10mila, le stime fatte sono ancora molto provvisorie in quanto ci sono parti del paese che non sono state ancora raggiunte dai soccorsi. Il premier Koirala, inoltre, ha lanciato un disperato appello internazionale affinchè siano fornite tende ed assistenza medica.
Arrivano anche i primi dati uffciali dell’ONU, secondo le stime le persone colpite dal sisma sono 8 milioni di cui 1,4 milioni sono senza cibo e beni di prima neccessità.
Per quanto riguarda il numero delle vittime Italiane restano a 4 mentre sono 40 i dispersi. Da quanto si apprende dalle parole di Claudio Taffuri, responsabile dell’unità di crisi, sono stati rintracciati 18 Italiani . In totale in questo ore la Farnesina ha individuato 340 Italiani presenti in Nepal. Secondo Taffuri i primi voli per riportare in Italia i nostri connazionali potrebbero già partire entro questa notte con un primo volo, mentre si attende per domani l’arrivo di un aereo più capiente che porterà anche una prima tornata di aiuti umanitari per poi ripartire alla volta dell’Italia con un numero maggiore di Italiani scampati al terremoto.
Purtroppo i tempi di arrivo e partenza dei soccorsi aerei restano ancora poco precisi in quanto sia l’aeroporto di Kathmandu che quello di Lukla sono ancora estremamente congestionati tanto da rallentare anche di un giorno l’atterraggio dei soccorsi.
Per quanto riguarda gli Alpinisti bloccati sull’Everest, il lavoro compiuto in queste ore dagli elicotteri ha permesso l’evacuazione di 170 scalatori presenti al Campo 1 a quota 6.000 metri. Anche gli scalatori presenti al campo 2 a quota 6.500 sono tutti stati tratti in salvo, lo si apprende dalle parole dell’elicotterista Italiano, Maurizio Folini, impegnato nei soccorsi in montagna.
Intanto è partita anche la macchina internazionale dei soccorsi e degli aiuti umanitari con i primi stanziamenti economici, sono stati infatti stanziati 3 milioni di euro dalla Commissione Europea, mentre gli USA stanzieranno 10 milioni di dollari. Anche la Cina ha stanziato circa 3,3 milioni di dollari. Diego De Simone
AGGIORNAMENTO
Il numero delle vittime cresce di ora in ora, le Autorità Nepalesi hanno dichiarato che il numero dei morti ha superato quota 5.000. Le persone decedute sono 5.057 mentre i feriti ammontano 10.000, si contano inoltre 450.000 sfollati.
Si apprende inoltre solo ora, date le difficoltà di comunicazione, che risultano ancora disperse altre 250 persone a Ghodatabela un villaggio a nord di Katmandu, nel distretto di Rasuwa, travolto da una valanga e irraggiungibile anche a causa del maltempo e della pioggia che sta imperversando in queste ore.
Secondo le dichiarazioni di Uddhav Bhattarai, governatore del distretto di Rasuwa, tra i dispersi potrebbero esserci anche turisti, dato che quel villaggio è ambita meta tra gli amanti del trekking.
Per quanto riguarda la situazione dei nostri connazionali, la Farnesina riduce a 10 il numero degli italiani ancora irreperibili.