Il terrore di nuove violenti scosse di terremoto, il rischio di epidemie e la scarsa disponibilità di acqua potabile e cibo stanno costringendo la stragrande maggioranza della popolazione ad allontanarsi da Kathmandu.
Secondo i dati forniti dalle Autorità Nepalesi sono circa 100.000 le persone che in queste ore hanno abbandonato la capitale Kathmandu, completamente devastata dal violento sisma di sabato 25 Aprile, e diretti in altri regioni del Paese.
Il governo Nepalese nel tentativo di aiutare le persone colpite dal sisma sta cercando di potenziare i collegamenti mettendo a disposizione mezzi di trasporto completamente gratuiti. Purtroppo il numero sempre in crescita di persone, si stima in migliaia, ammassate davanti ai terminal e alle stazioni in attesa di poter salire a bordo di uno dei bus sta creando non pochi problemi di ordine pubblico tanto che si è reso necessario l’intervento della Polizia in tenuta antisommossa. Secondo le stime fatte dal Washington Post, nelle prossime ore saranno 300.000 le persone che potrebbero abbandonare la città.
La situazione a Kathmandu sta diventando sempre più complicata e delicata, le autorità stanno tentando di controllare con estrema difficoltà il nascere di tafferugli e proteste. Per quanto riguarda invece per le decine di migliaia di senza tetto che hanno deciso di non andare via da Kathmandu la situazione resta ugualmente complessa, le tendopoli costruite in fretta restano comunque ancora dei ripari improvvisati. Le persone, inoltre, devono affrontare ore di fila nei punti auto-organizzati di distribuzione di acqua e viveri presenti agli angoli delle strade.