A cinque giorni dal sisma che ha devastato il Nepal, le autorità Nepalesi rendono noto che le vittime sono arrivate a quota 5.840 mentre i feriti sono 11.000. Nonostante il passare del tempo si continua la ricerca di superstiti nella speranza di salvare ancora qualche vita.
Le operazioni di soccorso coordinate dal Neoc, rese sempre più difficili anche dal maltempo che imperversa nelle località colpite dal sisma, stanno comunque sortendo il loro effetto. Il Centro nazionale operazioni di emergenza (Neoc) nepalese rende noto che oggi almeno due donne sono state tratte in salvo una a Kathmandu ed una a Bhaktapur, località vicina alla capitale. Le notizie diffuse riportano anche il salvataggio di un ragazzo estratto vivo dalla macerie di un edificio crollato.
Adesso la paura più grande che allarma il Nepal è il rischio epidemie, a seguito del sisma di sabato 25 Aprile che ricordiamo ha avuto magnitudo 7.9, il sistema fognario risulta pesantemente danneggiato questo associato alla presenza di animali morti sotto le macerie e alle tantissime persone che dormono in improvvisate tendopoli e per strada rendono elevata la possibilità di sviluppo di infezioni. La paura più grande arriva dalla possibilità di diffusione del colera, rischio che trapela anche dalle dichiarazioni di Patrick Fuller, portavoce della Corte Rossa Internazionale per l’Asia-Pacifico: “In un ambiente in cui l’igiene è scarsa e la gente beve l’acqua che arriva da sorgenti dubbie, c’è sempre il rischio di malattie dall’acqua infetta, diarrea, o infezioni respiratorie”.
Intanto questa notte a Milano – Malpensa è atterrato il primo volo con a bordo i primi superstiti Italiani, mentre questa notte un altro aereo è partito da Kathmandu con a bordo 23 Italiani e 6 cittadini europei, su questo volo fa sapere la Farnesina si sono aggiunti altri due Italiani a Nuova Delhi dove l’aereo ha fatto scalo. L’arrivo è previsto a Pratica di Mare nel tardo pomeriggio di oggi.
La task force inviata dal nostro governo a supporto dei terremotati Nepalesi è ferma a Nuova Delhi in attesa di poter atterrare all’ aeroporto di Kathmandu che risulta ancora estremamente congestionato. La task force Italiana è composta da medici del Gruppo Chirurgia d’Urgenza di Pisa per l’ assistenza sanitaria necessaria e da vigili del fuoco specialisti e funzionari del Dipartimento della Protezione Civile che avranno il compito di attrezzare un ospedale da campo completo.