Proseguono gli appuntamenti culturali promossi dalla Galleria Utopia, in Via degli Zingari n.39, nel Centro Storico di Roma. Dal 15 al 30 maggio prossimi, sarà infatti possibile visitare un’interessante mostra denominata “Pensiero cosmico – Viaggio astrale”. Si tratta del primo viaggio nel nostro Sistema Solare e oltre la Via Lattea, che l’artista Maria Serra (in arte Selvaggia) compie attraverso il linguaggio pittorico. La mostra verrà inaugurata venerdì 15 maggio, alle ore 18.30, e resterà aperta, con ingresso gratuito, fino al 30 maggio, dalle ore 15.00 alle ore 20.00 (per info e contatti: tel. 06/4743289, 389/1475479, e-mail info@cordoba.it)
L’artista, spiega cosi’ le origini ed il significato della sua mostra:
«Tutto nasce da una notizia letta sul web: “Diversi Stati, incluso il Vaticano, partecipano ad un comune progetto scientifico della NASA dai costi innominabili, alla ricerca di un pianeta simile alla Terra, perché il nostro, per colpa di Elios, presto o tardi giungerà al collasso. Nel sistema solare hanno mandato diverse sonde spaziali, ma quella che ha raccolto più dati sul suolo di ogni pianeta che costituisce il nostro sistema solare è la sonda Voyager 1. Inizia così il mio viaggio senza effetti speciali, dove si trovano tracce dell’essere umano che, con le proprie mani, ha rappresentato la bellezza scolpendola nei marmi ormai corrosi dal tempo. Bellezza che oggi fa da cornice ai nostri musei e alle nostre città, valorizzandole e abbellendole. Allora, mi chiedo: se queste sculture e antichi monumenti, come il Colosseo, resti di antiche civiltà, non esistessero nel mondo, forse le nostre città non sarebbero grigie giungle soffocate dal cemento? Il mio Viaggio astrale è un inno alla bellezza, ossia all’Arte, perché solo la bellezza potrà salvare il mondo. Così, monumenti e sculture vengono prelevati da altre presenze intelligenti nel cosmo e portate nel nostro sistema solare. Questa è la prima relazione di immagini che invio a voi tutti, invitando a seguirmi in questo mio Viaggio astrale».
«Sono pagine di un diario avveniristico, nelle quali la tensione plastica si concentra in un’efficace sintesi formale. Un parto non solo della fantasia ma anche di approfondite ricerche scientifiche. Da sempre il cosmo così sterminato ha ispirato, inquietato, alimentato la capacità di guardare al cuore della materia, aprendo nuove sfide per conoscere il mistero di quei mondi paralleli. Grande suggestione crea questo racconto in colore, che si svolge attraverso una scala di tempo incommensurabile, dando anche l’opportunità di ampliare i nostri orizzonti su intelligenze aliene». (Critica di Mara Ferloni).
Al vernissage del 15 Maggio, dunque, tra scienza e fantasia, arte e ricerca viaggeranno in sinergia. Francesca Palumbo