Il nuovo spettacolo, scritto, diretto e interpretato dalla regista bresciana Marialena Masetti Zannini col prezioso supporto di Emanuela Bolco, è un viaggio nell’universo dannunziano, un “concerto d’anime”, un’alternanza di parole auliche e grottesca decadenza. Un’indagine erotica che aspira a ricordare i rapporti d’amore del poeta, che fece alla maniera wildiana della vita un’opera d’arte, con accento particolare su un misterioso mondo femminile intriso di esoterismo e intimità.
Lo spettacolo tesse le lodi di tutte le donne importanti della vita del Vate, dalla madre il cui ruolo è affidato a Kyrahm, a Eleonora Duse rappresentata da una misteriosa statua velata fino alla sofisticata interpretazione della stessa Zannini nel ruolo della Marchesa Luisa Casati Stampa, collezionista, musa di numerosi artisti e anticipatrice della performance e della Body-Art. Memorabili le sue incursioni, avvolta tra serpenti e leoni, le spettacolari feste mondane e le sue eccentriche frequentazioni con Jean Cocteau e i Futuristi.
Artisti internazionali delle avanguardie contemporanee come Kyrahm, Julius Kaiser e Marco Fioramanti ricreano queste atmosfere, attraverso performance e video destinati al circuito estero e nazionale .
Un ruolo centrale di coordinamento nella cura dei contenuti e nella direzione artistica di questo mobile mosaico è affidato a Marco Fioramanti, pittore e performer, co-fondatore del Movimento Trattista in Italia, one-man band della rivista Night Italia, associata sul piano americano a Anton Perich e Andy Warhol.
Interessanti i riferimenti al Simbolismo dell’Isola dei Morti di Böcklin e alle opere di Von Stuck.
L’opera è costruita interamente su un pentagramma musicale realizzato da Michele Papa, dove si intervallano i brani più celebri, da Debussy fino a Chopin e Mozart, che hanno realmente scandito la vita di D’Annunzio.
Il Sacro e il Profano in Gabriele D’Annunzio sono le due porte d’accesso alla veggenza del Poeta, luogo di impulsi primordiali, fra scene di vita vissuta e le ispirazioni poetiche. Il complesso ruolo del Vate protagonista è affidato a Giuseppe Talarico, nominato al David di Donatello nel 2009.
Mariaelena Masetti Zannini, autrice e regista teatrale e circense, è stata insignita di diversi premi letterari a carattere nazionali. Tra i suoi lavori più importanti si ricorda SS, uno spettacolo sulla sindrome di Stoccolma nei lager nazisti.
Ancora nel cast Lucia Rossi, già protagonista del film di Marco Risi “Tre tocchi” , in altre occasioni diretta dal maestro Pupi Avati e Gianluca Vicari in quelli di Andrea Sperelli. Fra le Muse anche l’aiuto-regia Emanuela Bolco, reciterà in francese il ruolo di Amélie Mazoyer e ancora Glenda Canino, Priscilla Micol Marino e l’affermata burlesquer Giuditta Sin Infelise.
Per info e prenotazioni clicca qui. In scena al teatro di Documenti di Roma dal 19 maggio alle 20.45 al 24 maggio alle 18.45, domenica pomeridiana.
Via Nicola Zabaglia 42, 00153 Roma