Al Bioparco di Roma sono arrivati quattro splendidi lupi europei (Canis lupus). Sono quattro maschi, uno dell’età di 4 anni, gli altri tre sono fratelli e hanno sei anni, provenienti dallo Zoo di Dierenrijk (in Olanda) in cui sono nati. I guardiani del reparto carnivori li hanno chiamati: Augusto, Cesare, Romolo e Remo.
“I quattro animali – racconta il Presidente della Fondazione Bioparco di Roma, Federico Coccìa – si sono ambientati in tempi brevi nella Selva dei Lupi, area di circa 1000 mq, ricca di vegetazione, rocce e tane nelle quali si sono trovati subito a loro agio. Monitorati e curati costantemente dallo staff zoologico, gli animali hanno una dieta varia ed equilibrata, a base di carne di marzo, vitello e coniglio. Inoltre – conclude Coccìa – i metodi di arricchimento ambientale li mantengono attivi, suscitando la loro curiosità e fornendo loro stimoli analoghi a quelli che troverebbero in natura”.
Domenica 17 maggio presso la Selva dei lupi gli operatori didattici saranno a disposizione del pubblico per presentare i quattro lupi e raccontare tutte le curiosità del gruppo.
Il lupo è la specie più grande della famiglia dei canidi che include tra gli altri la volpe, lo sciacallo, il coyote e il licaone.
LA SITUAZIONE DEI LUPI IN ITALIA
Il lupo è presente anche in Italia (circa 1000/1500 individui stimati lungo la catena appenninica, dall’Aspromonte – Calabria – fino alle Alpi Marittime) dove occupa di preferenza zone montane densamente forestate. In questi ultimi anni si sta assistendo anche alla ricolonizzazione dell’Arco Alpino. A causa della sua fama di divoratore di greggi, il lupo, come molti altri carnivori, è stato da sempre considerato dall’uomo come un nemico da combattere con ogni mezzo. La persecuzione diretta operata nei secoli, ha portato la specie a livelli prossimi all’estinzione.
La minaccia principale alla sopravvivenza di questi animali è l’ibridizzazione con i cani randagi, mentre ancora oggi, nonostante nel nostro Paese sia protetto, il bracconaggio rappresenta la prima causa di mortalità per la specie ed è dovuto essenzialmente al conflitto con gli allevatori per la predazione esercitata sul bestiame domestico e con i cacciatori per la competizione con l’attività venatoria. Ogni anno vengono rinvenuti in Italia circa 60 lupi uccisi dall’uomo, di solito tramite bocconi avvelenati o arma da fuoco. La specie è stata oggetto di caccia fino al 1971. Attualmente è considerata specie particolarmente protetta dalla legge 157/92. Dal 1974 sono state inoltre promulgate leggi regionali che tutelano gli allevatori prevedendo il risarcimento del bestiame predato dal lupo. ML