L’asino che vola riserva spesso memorabili sorprese. Dopo un De Gregori non annunciato, Francesco Pugliese e altri maestri del folk è la volta di Bradley. Seguirà il live dei River Blonde, il duo formato da Stefano Tavernese e Armando Serafini.
Harold Bradley è riconosciuto come istituzione del mondo gospel e blues. In Italia ha fondato uno dei locali simbolo della storia della musica: proprio in capitale nasce il Folk Studio. La storia di Bradley parte da molto lontano. Nasce a Chicago da una famiglia decisamente multietnica. Prima di approdare alla musica è stato campione di football americano. Ben presto, però, asseconda la sua inclinazione verso l’arte, vissuta in modo completo e trasversale: non mancano suoi passaggi per il cinema e il teatro. In Italia giunge curiosamente per via dell’arte figurativa; per concludere, nello specifico, i suoi studi all’Università per stranieri di Perugia. Giunto a Roma fonda il locale e dopo vola di nuovo negli States. Da lì continua a diffondere il suo genere musicale in tutto il mondo, pur non abbandonando alcuna disciplina attraversata negli anni.
Riaverlo in Italia è naturalmente motivo di orgoglio e di emozione, per lui in primis, di sicuro. Sarebbe un peccato perdere questo revival. Un’occasione per ascoltare della buona musica in una location piacevole: dall’arredamento suggestivo all’ottimo menu, “L’asino che vola” vanta proposte di prima qualità in fatto di cibi e vino.
Elisiana Fratocchi