Un grande appuntamento lo scorso sabato sera al Roma Fringe Festival. Nei pressi di Castel Sant’Angelo, è andato in scena un pezzo teatrale tipicamente romano, recitato da un attore di calibro come Massimo Wertmuller. “Il Pellegrino” racconta la Roma di fine Ottocento descritta attraverso i pensieri, le emozioni, gli incontri di Ninetto, vetturino di un alto prelato reazionario e il Monsignor Caracciolo, il quale lo incarica di scortare il suo giovane nipote Conte Enrico, ricercato dalla polizia austriaca. Ninetto dovrà stargli vicino, servirlo e controllare i contatti nella città, vista la sua inaffidabilità.
Una storia con un triste epilogo, ma che ha strappato anche dei sorrisi, grazie alla bravura eccezionale di Massimo Wertmuller, che ha reso quasi trasparente la difficoltà di interpretare ben 25 personaggi diversi, con un ricchissimo monologo a più voci. Una sola sedia e 2 musicisti, hanno creato l’atmosfera di quei tempi, lasciando allo spettatore l’immagine di un capolavoro di scrittura, recitazione e regia sul Palco del Teatro 7, dove a fine spettacolo è arrivata anche la meritata ovazione del pubblico per i 3 protagonisti.
Articolo di Alberto Fuschi