Serata imperdibile al Teatro Olimpico di Roma, per la cinquantanovesima edizione del David di Donatello, il più importante premio cinematografico italiano. Dopo il red carpet , si aprono le danze alle ore 19 con la conduzione di Tullio Solenghi. Sul palco il grande ospite della giornata è Quentin Tarantino, che dopo aver incontrato Sergio Mattarella al Quirinale, ha ricevuto dal maestro Ennio Morricone, due David di Donatello vinti per ‘Pulp Fiction’(miglior film straniero nel 1995) e ‘Django Unchained’ (miglior film straniero nel 2013).
Iniziano le premiazioni con le classiche “cinquine”, ma soprattutto non mancano le sorprese. Trionfa come miglior film, Anime Nere di Francesco Munzi, premiato come Miglior Regista e Miglior Sceneggiatore. Continua il successo interminabile della pellicola con altre statuette assegnate per la Miglior Produzione grazie a Cinemaundici e Babe Film, miglior autore della fotografia Vladan Radovich, miglior montatore Cristiano Travaglioli, miglior canzone originale interpretata da Massimo de Lorenzo e infine Stefano Campus come miglior fonico in presa diretta. Un successo assoluto per Anime Nere che ha collezionato ben 9 titoli totali in una sola edizione.
Vince Birdman di Alejandro Gonzalez Iñarritu per la categoria miglior film internazionale, mentre La teoria del tutto di James Marsh è il miglior film europeo. Spazio anche al miglior cortometraggio, Thriller di Giuseppe Marco Albano e Belluscone di Franco Maresco miglior documentario di lungometraggio.
Dopo i premi alle opere cinematografiche, arriva l’attesissimo momento per i premi individuali.La cinquina del miglior attore composta da Elio Germano (Il Giovane Favoloso), Alessandro Gassmann (Il nome del figlio), Marco Giallini (Se Dio Vuole), Fabrizio Ferracane (Anime Nere) e Riccardo Scamarcio (Nessuno si salva da solo). Vince sotto gli applausi scroscianti del Teatro Olimpico, Elio Germano per Il Giovane Favoloso. Con grande emozione l’attore romano ritira il riconoscimento, citando anche il Teatro Valle Occupato uno dei luoghi di ripresa del film.
Nella categoria miglior attrice vince Margherita Buy, con il film Mia Madre di Nanni Moretti. Record personale per l’attrice che ha ottenuto il maggior numero di statuette nella storia tra le interpreti femminili.
Grande stupore nella selezione dei non protagonisti. Come miglior attore si aggiudica il titolo Carlo Buccirosso, grazie alla parte in Noi e la Giulia. Applausi per il titolo di non protagonista femminile assegnato a Giulia Lazzarini in scena con Mia Madre.
Gloria anche per il Miglior effetto digitale nel film Il ragazzo invisibile, mentre si aggiungono al grande successo del Giovane Favoloso, Giancarlo Muselli miglior scenografo, Ursula Patzak miglior costumista e i migliori acconciatori Aldo Signoretti insieme ad Alberta Giuliani per una somma di 5 statuette.
Si conclude la serata con i premi finali, il David Giovani a Noi e la Giulia di Edoardo Leo e il David Speciale consegnato a Gabriele Muccino.
Articolo di Alberto Fuschi