Vincent Damon Furnier (Detroit, 4 febbraio 1948), meglio conosciuto come Alice Cooper, è uno dei personaggi più pittoreschi e controversi della storia del rock.
Interprete principale delle correnti musicali definite come glam rock o shock rock, generi molto popolari negli anni settanta principalmente nel Regno Unito e negli Stati Uniti tra New York e Detroit, Cooper è stato fonte d’ispirazione per molti musicisti che seguiranno, tra cui: W.A.S.P., Marilyn Manson, Death SS e Motley Crüe.
Gli spettacoli del genere sono improntati su scenografie macabre, costumi a tema, trucchi facciali cadaverici e, peculiarità di Alice Cooper, caratterizzati dalla presenza sul palco dell’inseparabile boa (tassativamente vero) attorcigliato al collo.
Nato a Detroit, Michigan, Vincent ha lontane origini francesi e native americane (della tribù dei Sioux), si trasferisce presto con la famiglia a Phoenix, Arizona.
A metà degli anni sessanta esordisce come cantante degli Spiders che cambiano nome dapprima in Nazz e poi in Alice Cooper, che qualcuno ha ipotizzato derivi dal nome di una presunta strega bruciata a Salem nel diciassettesimo secolo anche se, nel suo libro Alice Cooper. La mia vita tra rock e golf, lo stesso Cooper racconta una versione è differente:
«C’era un altro gruppo piuttosto famoso, a Philadelphia che si chiamava Nazz. Fummo costretti a cambiare nome di nuovo. Qualcuno buttò lì Husky Baby Sandwich. Per quanto riguarda me, la prima cosa che mi uscì dalla bocca fu un nome di ragazza. Alice Cooper. Alla fine di quella nottata, quel nome in qualche modo mi si era appiccicato addosso, aveva un non so che di speciale. Evocava l’immagine di una ragazzina con un lecca lecca in una mano e un coltello da macellaio nell’altra.»
Originariamente la band Alice Cooper vedeva nell’organico 5 persone: Cooper alla voce (che nei dischi viene citato come Vincent Furnier), Michael Bruce e Glen Buxton alle chitarre, Dennis Dunaway al basso e Neal Smith alla batteria.
Per quanto riguarda la scelta del look fatto di trucchi macabri e vestiti di pelle nera, lo stesso Alice Cooper la racconta così: «Uno dei film preferiti della band era Che fine ha fatto Baby Jane? Con Bette Davis, che in quella pellicola aveva spalmato in faccia e sotto gli occhi un trucco disgustoso e incrostato, con un eyeliner nero carico e spesso. Quel trucco così abbondante e mal fatto le dava un aspetto orripilante. Un altro film che guardavamo in continuazione era Barbarella. Uno dei personaggi, The Great Tyrant, era interpretato da una formidabile attrice europea, Anita Pallenberg, che indossava vestiti di cuoio e una benda da pirata, oltre ad avere lame che le uscivano dal corpo. Il look di Alice Cooper si sviluppò come una combinazione di quei personaggi cinematografici femminili, con in aggiunta un piccolo tocco della Emma Peel di The Avengers.»
La sua carriera ha avuto una forte spinta quando ha avuto la fortuna di conoscere uno dei suoi più grandi idoli: Frank Zappa.
Cooper impressiona positivamente sia Zappa che il suo manager Shep Gordon tanto che, nel 1969, pubblicano il suo primo album Pretties For You (Straight Records, 1969), per la loro etichetta. L’album, con molte influenze folk e blues, si differenziava molto dalla maggioranza dei brani degli artisti glam rock di quel periodo che trattavano tematiche perlopiù sentimentali.
La musica di Cooper aveva un orientamento più spiccato verso temi come la morte, la tortura e la necrofilia, che lo imporrà a pieno titolo nella corrente cosiddetta shock rock. Proprio per le tematiche scabrose e cruente trattate (specialmente per l’epoca), è stato spesso accusato di cattive influenze dalle associazioni più puritane degli Stati Uniti.
Bizzarro l’aneddoto riportato su un giornale dell’epoca: nel 1977, durante le fasi di preparazione del suo nuovo tour che sarebbe partito il 19 giugno da Anaheim, California, Alice Cooper viene sconvolto dalla morte del suo amato e fidato boa, compagno di innumerevoli show.
Colto dallo sconforto, pensando a come rimediare alla disgrazia, decide di indire un vero e proprio contest all’Abc Entertainment Center di Century City, in California, per trovare il suo degno erede.
Tra un quarantina di rettili, la giuria convocata per scegliere il sostituto del povero boa, presieduta tra gli altri da Howard Kaylan e Mark Volman (Flo and Eddie), ha scelto un bellissimo esemplare di boa, diventato il nuovo compagno di Cooper.
Curioso il suo nome: Angelo, un vero e proprio angelo salvatore del morale di Alice Cooper, tra sacro e profano.
ALEX PIERRO
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‘L’altra Faccia della Musica‘ è un appuntamento nel quale incontriamo alcuni tra gli esponenti più importanti del panorama musicale italiano che, con il loro lavoro spesso dietro le quinte, ma non per questo secondario, hanno contribuito – e continuano a contribuire – a rendere grande la musica italiana.
Una carrellata su tutte quelle figure che si occupano di musica: a partire dal progetto musicale, procedendo in tutte le fasi di strutturazione, divulgazione, fruizione e critica, siano esse produttori, giornalisti, manager, avvocati e, perché no, artisti.
Una sorta di radiografia su tutti i mestieri che gravitano intorno all’evanescente mondo della musica, per dare una visione più ampia su cosa c’è dietro a un successo e a una carriera discografica.
Insomma, proveremo a cercare di farci svelare qual è ‘L’altra Faccia della Musica‘.
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