Avete presente il senso d’angoscia che vi pervade, quando avete appena terminato un libro meraviglioso? Io ho provato queste emozioni leggendo Il diario di Leopoldo Klein, il romanzo d’esordio di Alessandro Gioia, vincitore del premio Alfredo Rampi.
Il romanzo, d’appena ottanta pagine, è il diario del piccolo Leopoldo che riuscirà a trascinarvi nei suoi pensieri innocenti, visti con gli occhi di un bambino un po’ troppo sfortunato. Immagina di aver un pupazzo di neve come amico, lo sistema nel frigorifero in modo da prendersene cura e verso la fine del piccolo libro una verità terribile verrà fuori: il piccolo Leopoldo è privo di una famiglia…
Alessandro Gioia attraverso le sue parole arriva dritto al cuore, una lacrima righerà il vostro viso e vorrete ricominciare a leggerlo da capo.
Intervistato per l’occasione, ecco cosa m’ha raccontato:
Come nasce Il diario di Leopoldo Klein?
Il diario allegro di Leopoldo Klein nasce partendo dai miei ricordi d’infanzia, di quando vivevo in Germania, dove sono nato e cresciuto..
Le pagine sono estremamente intense, come nasce il personaggio?
Il personaggio è un bambino che si chiede molte cose, di come va il mondo, e di come potrebbe essere, ben consapevole che può fare ben poco per cambiarlo. Leopoldo è il nome di un clochard che “viveva” in Germania. Klein è un cognome tedesco, e l’ho scelto, per il suo significato, “piccolo”. Per me metafora del nostro essere al mondo, piccole esistenze dinanzi ai mille misteri che ci circondano.
Il libro in tre righe…..
Leopoldo Klein è un osservatore, pieno di sogni e di speranze. Ama scrivere, e racconta il mondo dal punto di vista di un bambino. Il suo diario inizia a gennaio, fuori nevica. Parla con allegria dei suoi compagni, della maestra, di Sammy, l’omino di neve, suo caro amico, ma senza tralasciare una vena di infantile riflessione. Si comprenderà, leggendo, che per lui il mondo ha ancora qualcosa da esprimere, nonostante tutto.
Progetti editoriali futuri?
I miei progetti futuri sono legati a due romanzi, uno già terminato, inedito, “Mulignana Blues”, che descrive un meridione in apparenza senza speranza, ma che con il “trascorrere” delle pagine cerca di trovare una via d’uscita. Il meridione come luogo dell’anima, descritto attraverso le esperienze di tre ragazzi napoletani.
L’altro romanzo è “ LA BANDA DELL’ALBERO”, un romanzo per ragazzi, ancora in fase di scrittura.
Dopo questa bella esperienza, aver vinto il Premio Rampi, con prefazione al romanzo di Walter Veltroni, opera pubblicata dalla Giulio Perrone Editore, è mia intenzione partecipare al Premio Internazionale Nabokov.
Per approfondire il toccante libro di Alessandro Gioia, ecco qui un link http://www.ibs.it/code/9788860043801/gioia-alessandro/diario-allegro-leopoldo.html
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