La casa della memoria e della storia è un angolo in cui da anni, con cura e devozione, si conservano e diffondono storie. Va in questo senso la scelta di ospitare Gianna Radiconcini per presentare la sua ultima fatica. Memorie di una militante azionista è il libro – uscito un mese fa, Carocci editore – in cui la staffetta partigiana, esponente del Partito d’Azione si racconta. La Radiconcini, dopo aver fatto la resistenza con il PCI, si iscrive al Partito d’Azione al quale conserverà eterna fedeltà. Una vita di lotte, Passando per il partito Repubblicano e per i movimenti per l’Europa.
«Ognuno ha i suoi vizi», dichiara ironicamente la Radiconcini: «il mio è il diritto di famiglia». Il libro e la presentazione hanno fornito l’occasione per attraversare un’Italia occupata, e un’Italia liberata tutta da liberare. Un’Italia in cui, dopo il fascismo, altri nemici andavano combattuti per godere pienamente della vera libertà promessa. Alla base delle lotte della Radiconcini un’esperienza personale di ragazza madre e lavoratrice precaria, sempre ai limiti e al centro del sistema. Una giornalista RAI, corrispondente da Bruxelles, ma senza un contratto fisso su cui contare.
Sono intervenuti Carlo Chiarenza, Anna Maria Giordano e Andrea Ricciardi. Ogni relatore ha voluto sottolineare una particolarità del personaggio al fine di restituirne un ritratto completo e realistico, confermato dall’autrice presente.
Elisiana Fratocchi