Sino al 18 luglio, alla Galleria d’arte “La Nuvola” di Via Margutta è visibile la mostra “Leggenda Rossa”, a cura di Eva Bellini. I galleristi Fabio Falsaperla (amico di importanti esponenti della storica “Scuola romana” di pittura anni ’50- ’70, come Tano Festa e Giosetta Fioroni) e Nicoletta Maria Gargari rendono omaggio ad uno dei più grandi miti popolari italiani, che sin dai primi anni del dopoguerra ha fortemente influenzato l’immaginario collettivo, il circuito massmediatico e il costume: la casa automobilistica Ferrari.
Nata il 1 dicembre 1929, per iniziativa del mitico Enzo Ferrari (all’epoca corridore lui stesso, reduce da un ingaggio con l’ Alfa Romeo), la “Scuderia Ferrari” inizia a produrre auto da corsa il 1 settembre 1939 (lo stesso giorno in cui l’Europa precipita nel baratro della Seconda guerra mondiale), formalmente come società “Auto Avo Costruzioni” (la ragione sociale “Ferrari” arriverà solo nel 1957). Pochi sanno che lo storico marchio Ferrari col cavallino nero rampante viene direttamente da quello che campeggiava sul velivolo di Francesco Baracca, l’eroico asso dell’aviazione italiana caduto nella Prima Guerra Mondiale: Ferrari lo ricevette infatti in dono nel 1923, da Enrico Baracca, padre del pilota, e vi aggiunse solo lo sfondo col giallo, colore tipico di Modena, sua città. Dagli anni ’30 ai nostri giorni,per la casa automobilistica di Maranello han corso figure davvero leggendarie dell’automobilismo, come Tazio Nuvolari, Juan Manuel Fangio, Enzo Bandini, Gilles Villeneuve, Michele Alboreto ( questi ultimi tre scomparsi tragicamente, proprio durante importanti gare, nel 1967, 1982 e 2001), Nicky Lauda, Michael Schumacher.
Alla Galleria “La Nuvola”, il mito Ferrari viene reinterpretato da due artisti: Emilio Leofeddi e Dan. Rec. Di Leofreddi ( nato a Roma nel ’58, autore di video e performance su temi d’impegno civile, mnonchè di opere a sfondo esistenziale-filosofico, spesso realizzate su tappeti e tende indiane), sono presenti varie composizioni del 2013-’14 in tecnica mista su tenda: dove le Ferrari, col tipico colore rosso fiammante, appaiono in ambientazioni esotico-filosofiche, con colori rivelanti anche l’influsso dell’ India (dove l’artista è vissuto per un anno). Di Dan. Rec ( anch’egli romano, classe 1977, pittore e artista multimediale), sono esposte, invece, opere del 2014 in acrilico su tela e in tecnica mista su tavola, indicative dell’amore di quest’ artista per la fotografia : campeggia, non a caso, un ritratto d’un giovane Enzo Ferrari anni ’30, al volante.
“Il tema dei motori, inscindibilmente connesso con l’arte”, precisa Fabio Falsaperla, “è la chiave di lettura di questa mostra: in un percorso che racconta una leggenda della società italiana, dove il concetto di velocità e il mito ad essa connesso, s’intersecano – secondo le migliori tradizioni futuriste in senso lato, dagli anni ’10 agli anni ’50 – coi linguaggi e le forme d’espressione dela materia pittorica”. Fabrizio Federici