Ieri nell’Arena di Verona, il teatro lirico piu’ grande e famoso al mondo, è andata in scena Tosca di Giacomo Puccini.
«Vissi d’arte, vissi d’amore, non feci mai male ad anima viva!
Con man furtiva quante miserie conobbi aiutai.
Sempre con fè sincera la mia preghiera ai santi tabernacoli salì. Sempre con fè sincera
diedi fiori agl’altar. Nell’ora del dolore perché, perché, Signore, perché me ne rimuneri così?
Diedi gioielli della Madonna al manto, e diedi il canto agli astri, al ciel,
che ne ridean più belli. Nell’ora del dolor perché, perché, Signor, ah, perché me ne rimuneri così?»,
questo il canto disperato di Tosca affranta dal dolore per l’imminente morte del suo amato Mario.
L’opera è stata presentata nello scenografico allestimento ideato nel 2006 da Hugo de Ana, che ne ha curato regia, luci, costumi e scene, mentre Julian Kovatchev ha diretto la rappresentazione e dirigerà anche tutte le prossime in programma. Le grandi voci che mettono in scena l’amore drammatico di Tosca hanno visto e vedono protagonista Hui He (8, 11/7) ed Elena Rossi (16/7 – 6, 14/8), insieme a Marco Berti (26/6 – 8, 11/7 – 6/8) e Dario Di Vietri (16/7 – 14/8) nei panni di Mario Caravadossi e Deyan Vatchkov nel rivoluzionario Angelotti. Il temibile barone Scarpia , capo della polizia di Roma, è invece interpretato da Marco Vratogna (26/6 – 16/7), da Rodrigo Esteves (8, 11/7) e per la prima volta in Arena sarà presente Ambrogio Maestri (6, 14/8). A completamento del cast Federico Longhi nelle vesti di Sagrestano, Paolo Antognetti in Spoletta, Nicolò Ceriani come Sciarrone e, infine, Romano Dal Zovo alla sua prima areniana nel ruolo del Carceriere. Il coro è stato preparato da Salvo Sgrò, mentre le voci bianche da Marco Tonini. Tutti gli interpreti sono stati e saranno affiancati dai complessi artistici areniani Orchestra, Coro, figuranti e Tecnici dell’Arena di Verona. Impegnato nella produzione anche il Coro di Voci bianche A.d’A.MUS. Tra gli sponsor Unicredit e DBahn.
Tosca è l’opera che porta sulla scena areniana il dramma di passione, amore, morte e gelosia dei suoi tre protagonisti: la cantante Floria Tosca, diva dalla spiccata femminilità in cui convivono religiosità e trasgressione; il pittore Mario Cavaradossi, giovane illuminista rivoluzionario, innamorato della sua arte; il temibile e spietato barone Scarpia, capo della polizia pontificia dominato dalla seduzione del potere. Tutta la scena si svolge sullo sfondo di una Roma in costante fermento sia politico che sociale. Come ambientazione della vicenda de Ana ha progettato per l’Arena di Verona una scenografia fortemente simbolica con costumi eleganti del periodo napoleonico. La scena evoca nell’anfiteatro veronese la città di Roma, con Castel Sant’Angelo e la sua statua riproposta in dimensioni enormi, la Basilica di Sant’Andrea della Valle in cui si svolge la pomposa celebrazione del Te Deum , Palazzo Farnese con i suoi sfarzi, il suono lontano delle campane delle chiese, e le trincee con colpi di cannone ai margini della scena. Un allestimento ben riuscito, questo riproposto per il Festival lirico 2015, che la critica ha definito «un’opera da ascoltare con gli occhi».
Le prossime repliche di Tosca verranno riproposte : l’ 11 e 16 luglio ore 21.00 e il 6 e 14 agosto ore 20.45.
Per ulteriori informazioni: www.arena.it; tel: (+39) 045 8005151
di Daniela Paties Montagner