Dopo tanti mesi di attesa, ieri sera è arrivato il grande giorno.
In occasione dell’Alta Moda 2015 a Roma, Valentino ha presentato a Piazza Mignanelli, accanto alla sede della Maison più grande al mondo, la collezione esclusiva autunno/inverno 2015-16 haute couture targata Mirabilia Romae. In passerella, le vesti delle modelle prevalentemente in velluto, ripercorrevano l’essenza di tutti gli influssi storici di ogni epoca romana.
La Gladiatrice è un corto abito a corazza di tulle e plumetis nero ricamato di perle, La Rotonda è una mantellina simmetrica con applicazioni di velluto che ricreano il gioco di prospettiva e di ombre dei cassettoni nella cupola del Pantheon, l’abbigliamento con acconciatura medievale, il capo oro bizantino, fino alla specialità di casa l’incantevole abito rosso Valentino, tutto arricchito anche dagli immancabili accessori come i gioielli dal sapore antico realizzati dall’orafo scultore Alessandro Gaggio, diademi e amuleti che hanno valorizzato la donna Valentino. La musica classica, ha accompagnato dolcemente la sfilata sotto gli occhi del numeroso pubblico, oltre ai fortunati abitanti della piazza, che comodamente osservavano lo spettacolo dalla loro finestra.
Oltre 700 ospiti da tutto il mondo, il cantante Mika, Ben Stiller, Sandro Kopp, Gwyneth Paltrow, Tilda Swinton solo per citarne alcuni, senza poi dimenticare il primo ospite assoluto il sig. stilista Valentino Garavani.
Tra gli spalti ad assistere al defilè, riaffioravano anche tanti volti del nostro cinema italiano. Pierfrancesco Favino accompagnato dalla moglie, la coppia Luca Zingaretti e Luisa Ranieri premamam col pancione in abito viola, Isabella Ferrari con Renato de Maria e Christian De Sica insieme alla figlia Maria Rosa. E poi ancora, fra le italiane, tutte meravigliosamente in un lungo abito bianco e pizzo Ambra Angiolini, Alessandra Mastronardi e Vittoria Puccini.
Brindisi finale a Villa Aurelia, con la partecipazione di tutte le star della serata, in una cornice indimenticabile offerta da un esibizione musicale inedita del cantante Mika.
Articolo di Alberto Fuschi