Barcellona straripante questa sera al Camp Nou. Un impegno di lusso per la formazione di Garcia, che sicuramente ha affrontato una compagine fuori portata dal punto di vista tecnico. La Roma si è presentata in campo in versione 4-3-3 con Szczesny tra i pali, Torosidis, Castan, Mapou e Florenzi nella linea a 4 difensiva, Keita, Nainggolan e Pjanic a centrocampo e il tridente d’attacco Iago Falqué, Destro e Gervinho. Ha risposto con lo stesso assetto tattico il Barca, confermando soprattutto il tridente delle meraviglie Neymar, Messi e Suarez dal primo minuto.
Omaggio speciale per Seydou Keita, che ha indossato la fascia da capitano, nella sua prima partita contro il Barcellona in casa blaugrana.
La squadra di Luis Enrique si è dimostrata come sempre spietata anche in questa occasione, dove il risultato non aveva alcun valore. Superiorità evidente nel possesso palla e nella qualità di gioco, concretizzata al 26′ con il gol di Neymar, che sfrutta un suggerimento prezioso di Messi e batte il neo portiere giallorosso Szczesny, fino a quel momento monumentale.
Al 41′ dopo una lite furibonda tra la “pulga” e Yanga Mbiwa, arriva il raddoppio siglato proprio da Messi sugli sviluppi di un calcio di punizione. La Roma rientra negli spogliatoi delusa dal risultato e tramortita anche dalla prestazione eccellente degli uomini di Luis Enrique.
Nel secondo tempo Rudi Garcia cambia le carte in campo, inserendo De Sanctis, Maicon, Manolas e Iturbe al posto di Szczesny, Florenzi, Castan e Destro.
La partita procede con gli stessi ritmi della prima frazione, il Barcellona domina e gestisce il possesso a suon di “Tiki Taka”, lasciando poco spazio alla manovra offensiva giallorossa. Il tecnico francese cambia di nuovo le pedine in campo e sostituisce Torosidis, Falque, Keita, Pjanic e Gervinho al posto di capitan Totti, De Rossi, Ashley Cole, Ucan e Ljajic. Un minuto dopo, arriva la sentenza definitiva, grazie ad un gol sensazionale di Rakitic, che di destro in diagonale la mette nel sette alle spalle dell’incolpevole Morgan De Sanctis.
La Roma non reagisce più e il Barcellona porta a casa il suo 38° Trofeo Gamper, confermando l’insaziabile voglia di vincere e la superiorità netta in ogni parte del mondo. Garcia dovrà lavorare ancora molto per arrivare ai livelli prestigiosi dei blaugrana, ma tuttavia può ritenersi soddisfatto del coraggio espresso dai suoi giocatori, in una realtà ben diversa dal nostro calcio. Luis Enrique è riuscito a prendersi un importante rivincita, dopo un passato difficile in giallorosso, ma l’affetto per l’ambiente romanista è rimasto vivo nel tempo, come dimostrano le sue dichiarazioni questa mattina in conferenza «La Roma è sempre più vicina alla Juve, può vincere lo scudetto».
di Alberto Fuschi