Ostia, una storica impresa, con protagonisti dell’evento Claudio Gargaro, Luciano Vietri e Salvatore Cimmino, tre arcinoti autori di svariate e titolate performance sportive e traversate solidali. Mentre l’obiettivo sportivo centrale di “Olbia – Ostia a nuoto per un mondo senza barriere”, è il record internazionale, lo scopo primario del team resta quello di lanciare e far arrivare il più lontano possibile il loro messaggio. Un invito a riflettere: un significativo scossone al torpore che permea e in cui giace il processo di abbattimento delle barriere architettoniche.
Una nobile impresa, i tre nuotatori, autodefinitisi “Speciali”, si prefiggono di mettere a segno : smuovere quella parte di opinione pubblica apatica nei confronti delle problematiche, che gli ostacoli fissi comportano per le persone portatrici di disabilità. Questi…’scogli’, a volte insormontabili, rappresentano un flagello che, nonostante estenuanti proclami, leggi, leggine e vaghe promesse, continua ad affliggere questa parte onesta e silente della nostra società civile. Umilianti e restrittive, le barriere architettoniche: «… sono quegli elementi costruttivi che impediscono o rendono difficoltoso l’utilizzo di un ambiente a persone con limitata capacità motoria e sensoriale, come soggetti diversamente abili o che, per età o eventi occasionali, sono limitati anche solo temporaneamente nella regolare fruizione degli ambienti. A livello normativo nazionale, il campo di applicazione in materia di abbattimento barriere architettoniche è oggi disciplinato dalla combinazione di quanto previsto dal DM 236/1989, L. 13/1989, L. 104/1992 e DPR 503/1996, fino al D.P.R. 380/2001 Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia. In generale, tutti gli edifici esistenti, pubblici o aperti al pubblico e residenziali, ivi comprese le spiagge, sono soggetti all’applicazione di precise norme in materia di abbattimento barriere architettoniche».
Lapalissiano? A quanto pare, non abbastanza. E poi, si sa, tra il dire e il fare…c’è di mezzo il mare. Ed è per questo che i “nostri alfieri”, il prossimo 31 agosto, si immergeranno alternativamente nelle acque del Tirreno e, onda su onda, copriranno a suon di bracciate i 230 km di flussi, dalla costa sarda a quella laziale. Ad attenderli, sulla sabbia di Ostia Mare, un tripudio di fan e appassionati che, ci auguriamo, diventi una folla acclamante e festosa per la riuscita impresa. Francesca Palumbo