Il primo tempo della Lazio è da dimenticare. Il Napoli domina su tutti i fronti, la squadra di Pioli gira a vuoto e non riesce a reagire di fronte alla qualità del fraseggio espressa dai partenopei, che sbloccano dopo appena 14 minuti grazie al “Pipita” Higuain, pescato sulla trequarti da un retropassaggio involontario di Matri. Il centravanti argentino finalizza con un gran numero in girata, lasciando l’incolpevole Marchetti impietrito a centro porta.
Tanti dubbi anche sul 4-3-3 schierato da Pioli che non offre risorse a centrocampo, con Mauri troppo nascosto tra le linee e la coppia d’attacco Keita-Matri poco pungente.
Pochi minuti dopo altro svarione di Hoedt che si fa sfuggire Allan alle spalle. Inserimento perfetto del brasiliano ex Udinese, che batte Marchetti nell’1 contro 1.
La Lazio continua a soffrire e non riesce mai a raggiungere la porta da Reina fino alla fine della prima frazione.
Nel secondo tempo Pioli prova la carte Milinkovic-Savic e Felipe Anderson rispettivamente al posto di Lulic e Mauri.
Il Napoli riparte con lo stesso ritmo infernale dei precedenti 45 minuti e dopo appena 4 minuti, Higuain si imbuca in area di rigore trovando la respinta disperata di Marchetti, che poi non può nulla alla ribattuta a rete di Insigne che fa volare il Napoli sul 3-0.
Sulle onde dell’entusiasmo, la squadra di Sarri raggiunge la quarta rete 10 minuti dopo, sempre con Higuain che firma la sua doppietta personale in contropiede.
I biancocelesti in stato di shock, non riescono più a reagire nonostante l’ingresso di Djordjevic al posto di Matri.
La notte da incubo continua al 80′, quando il neo entrato Manolo Gabbiadini firma la manita che punisce definitivamente gli uomini di Pioli con il 5-0 finale.
Il tecnico biancoceleste ha manifestato a fine partita, tutta la sua delusione per il risultato «Il Napoli ha giocato ad un ritmo superiore, siamo mancati in troppe cose, bisogna analizzare tutti gli errori».
di Alberto Fuschi