“Abolire le sanzioni economiche per valorizzare le idee umanistiche della società globale“. Questo il tema dell’incontro di lavoro svoltosi, alla sala “Regina” delle Terme di Montecatini, per iniziativa della Macolive Trading, azienda leader del settore conserviero, in collaborazione con l’ EURISPES, l’ente di ricerca sociale presieduto da Gian Maria Fara.Dopo il saluto dei sindaci di Montecatini Terme, Giuseppe Bellandi, e di Massa e Cozzile, Marzia Niccoli, i lavori (moderati da Giovanni Scipioni, editorialista di “Repubblica” e “L’Espresso”) sono entrati nel vivo d’un tema – quello, appunto, della legittimità giuridica e opportunità politico-sociale dello strumento sanzioni nel nuovo scenario mondiale del 2000- che oggi si sta proponendo piu’ volte al dibattito internazionale, dalle nuove tensioni Russia-Occidente per la crisi ucraina e crimeana ai casi, di piu’ vecchia data, di Siria, Iran e Cuba. Per Cuba, com’è noto, Papa Francesco I, nella sua ultima visita, ha proposto agli USA, ormai in pieno disgelo col regime castrista dopo anni di guerra non dichiarata, d’ abolire completamente le sanzioni nei confronti d’un regime che, pur restando dittatoriale, ha avviato ormai una politica di liberalizzazioni interne, almeno economiche, sul modello senz’altro dell’ URSS gorbacioviana e della Cina di Deng Hsiao-Ping.
La scelta del Pontefice rientrerebbe, poi, in quel disegno di graduale sradicamento, dall’America Latina, delle dittature d’ogni colore che – come già per Giovanni Paolo II col piano per l’eliminazione dei regimi comunisti europei – sarebbe stato in gran parte,secondo autorevoli vaticanologi, alla base appunto dell’elezione, nel 2013, dell’argentino Bergoglio ala guida della Chiesa.
Tornando al convegno di Montecatini Terme, è legittimo, e politicamente opportuno, penalizzare scelte d’un Paese – di politica estera, ma a volte anche interna – che si ritengono lesive del diritto internazionale e/o dei diritti dei suoi cittadini con uno strumento di vecchio stampo come le sanzioni, che in passato (dall’aggressione fascista all’Etiopia ai regimi di Pinochet in Cile e di Castro a Cuba)si son rivelati spesso inefficaci,se non addirittura controproducenti,finendo col rafforzare (sull’onda del risentimento nazionalista), i regimi che si proponevano di colpire? Questione complessa e intricata: in primo piano, nel dibattito, la gravità delle ristrettezze causate, in tutti i questi casi, alla vita di milioni di persone (i cittadini dei Paesi colpiti), ma anche alcuni casi di effettivo funzionamento delle campagne sanzionistiche ( vedi, ad esempio, contro il Sudafrica razzista negli anni ’80).
Di tutti questi temi s’è parlato a Montecatini Terme, con la partecipazione di esperti come Aleksej Gromyko, direttore dell’ Istituto Rapporti con l’Europa dell’ Accademia delle Scienze di Russia nonchè nipote del mitico ministro degli Esteri sovietico (che, in un saggio pubblicato, col collega Valentyin Fedorov, a luglio scorso, ha approfondito la tesi dell’inopportunità, per l’ Occidente, d’una linea di sanzioni contro la Russia di Putin, come risposta alla sua politica nelle crisi ucraina e crimeana),Giandomenico Consalvo, vicepresidente della Confagricoltura, Gianpaolo Bruno, direttore Pianificazione strategica, Studi e rete estera alla presidenza dell’Istituto per il Commercio Estero, e Guglielmo Picchi, segretario della commissione Affari Esteri e Comunitari della Camera dei Deputati. E’ seguìta, nel pomeriggio, una sessione informativa sui nuovi provvedimenti legislativi del Governo russo per il sistema del partenariato con l’estero nei settori commercio, industria e joint ventures varie: con la partecipazione di Andrea Giannotti (Università di Pisa),Valentin Fedorov, vicedirettore dell’Istituto per i Rapporti con l’ Europa dell’ Accademia delle Scienze di Russia, Sandra Savino (commissione Finanze della Camera dei Deputati), e Marco Ricceri, segretario generale del’ EURISPES e vicepresidente del Consiglio Italo-Russo per l’Innovazione e l’imprenditorialità presso la Duma della Federazione Russa.
di Fabrizio Federici