Dopo 13 anni di grandi successi, il Ba Film Festival meglio noto come Baff, approda con orgoglio alla decima edizione del Festival di Roma.
La radiosa Mazda Cinema Hall, ubicata all’entrata dell’Auditorium Parco della Musica, ha ospitato lunedì pomeriggio, la nuova rassegna cinematografica di Busto Arsizio, capitanata dai tre maggiori esponenti dell’opera bustocca, l’attuale sindaco Gigi Farioli, il noto direttore artistico Steve della Casa e il presidente dell’istituto Michelangelo Antonioni Alessandro Munari.
Nel brindisi che ha celebrato la presentazione della 14° edizione, erano presenti anche alcune celebrità delle scorse edizioni come Antonello Fassari, Riccardo Rossi e Claudia Potenza.
Dal 2003 il Baff rappresenta una piccola grande realtà del cinema italiano, un festival sempre più in crescita che ha avuto l’onore di ospitare nel corso degli anni volti celebri del grande schermo, il premio oscar Michelangelo Antonioni e gli attori nostrani Mario Monicelli, Silvio Muccino, Alessandro Haber, Anna Falchi, Pupi Avati, Ornella Muti, Renato Pozzetto, Barbara Bobulova, Mike Bongiorno, Maria Grazia Cucinotta, Massimo Ranieri, Martina Stella, Carlo ed Enrico Vanzina, fino agli ospiti dell’ultima edizione 2014, che ha visto come protagonisti Sergio Castellitto (Premio Platinum), Antonello Fassari (premio speciale la Prealpina), Alessandra Mastronardi (miglior attrice), Marco D’Amore (miglior attore), Stefano Fresi (premio Antonioni), Riccardo Rossi (miglior esordio) e Francesco Bruni (miglior sceneggiatore).
Durante il brindisi, il sindaco di Busto Arsizio Gigi Farioli, ha rilasciato una breve intervista in esclusiva per PaeseRoma, in merito alla nuova edizione che si terrà dal 12 al 19 marzo 2016.
Per Paese Roma.it, Gigi Farioli innanzitutto complimenti per la rassegna del Baff Film Festival, un festival sempre più in crescita, con ospiti sempre più di calibro, anche oggi presenti al Festival di Roma.
Lei ha detto che Busto Arsizio è stata definita la capitale del futuro per il cinema.
«Si è stata definita in questo senso, noi oggi siamo qui con orgoglio a Roma, tra l’altro è l’ultimo festival che mi vedrà come sindaco, poi sarò protagonista e sostenitore in altre vesti, lo intitoliamo il sorpasso che vuole avere un duplice significato, da un lato il significato dell’omaggio a Dino Risi, dall’altro il significato di riassaporare la fiducia e la speranza di quei tempi non solo del cinema italiano, ma anche del miracolo economico, una vocazione per superare la crisi che speriamo di poterci lasciare alle spalle».
Come detto questo festival sempre più in crescita, potrà competere con i grandi titoli di Roma o Venezia?
«Ci sono due cose che caratterizzano la nostra impresa, un pò di follia ma anche la consapevolezza di saper guardare sopra i numeri e avere i piedi per terra, abbiamo usato molta umiltà, sono stati testimonial alcuni dei quali sono qui a dirci che valeva la pena farsi conoscere fuori non tanto per sfidare Venezia, Roma o altro ma per continuare a insistere su un cinema che può essere occasione di festa, ma soprattutto un percorso di crescita culturale, sociale e anche di formazione e professionalità, ecco perchè uno dei frutti più belli è la Scuola Cinematografica Michelangelo Antonioni, noi tutto l’anno facciamo cinema con scuole, produzioni e formazioni».
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