53 film, 24 paesi, 490 servizi in tv e più di 60 ore in radio. Sono questi alcuni dei numeri della decima edizione del Festival del cinema di Roma. Eppure la nuova gestione coordinata da Piera Detassis ha riportato qualche perplessità sui volti degli spettatori presenti alla manifestazione.
L’assenza del red carpet inaugurale, che negli scorsi anni aveva regalato ospiti di calibro internazionale, ha lasciato un buco incolmabile ai fan desiderosi di selfie e autografi ricordo.
Anche i dati parlano chiaro, rispetto al 2014 si registrano -21% sui biglietti venduti, -33% sugli ingressi gratuiti e -20% nell’incasso complessivo, senza dimenticare la pesantissima assenza della Sala Santa Cecilia, il teatro più grande dell’Auditorium composto da 1500 posti.
Dopo il simpatico incontro delle 18.30 insieme a Carlo Verdone e Paola Cortellesi, il momento più importante dell’ultima giornata è stato sicuramente il tanto atteso tappeto rosso con i protagonisti del film premio Oscar “La Grande Bellezza”.
Un richiamo all’italianità o forse una”minestra riscaldata”, ma è pur vero che Toni Servillo, Carlo Verdone e Paolo Sorrentino hanno conquistato l’attenzione del pubblico e i flash dei fotografi in delirio. Termina così la decima edizione del Festival di Roma con la vittoria del film“Angry Indian Goddesses” di Pan Nalin. Un successo che corona una manifestazione al di sotto delle aspettative, con lo sguardo già rivolto al futuro dell’undicesimo appuntamento in scena molto probabilmente dal 13 al 22 ottobre 2016.
Articolo di Alberto Fuschi