La Calabria, piegata dalle consistenti precipitazioni cadute sul suolo nei due giorni precedenti, si è svegliata stamani davanti alla distruzione e ai danni causati dal maltempo. Non piove. Una tregua, per la regione e per i comuni più colpiti, che serve già a fare il calcolo – percepibile a vista d’occhio e secondo una prima stima – dei danni enormi a cui dovranno far fronte popolazione, addetti ai lavori e istituzioni. Sulla Costa Ionica e nel Reggino problemi a strade e linee ferroviarie. C’è la paura di nuove possibili frane. (Catanzaro 02.11.2015 ore 09:39). Sul territorio calabrese, da sempre manca, da parte degli organi competenti, l’attuazione della prevenzione contro il dissesto idrogeologico, da sempre non mancano le disgrazie correlate: alluvioni, frane, esondazioni, nubifragi, crolli, feriti, morti.
Al momento il bilancio è di una vittima, un uomo di Taurianova, e diverse famiglie evacuate. Vigili del Fuoco e personale della protezione civile stanno lavorando per far fronte alle diverse chiamate di soccorso e alle situazioni di emergenza, quale il salvataggio di persone anziane, residenti nella zona del tratto della SS 106 distrutta dalla piena del torrente Ferruzzano, e di otto famiglie – grazie all’intervento di squadre impegnate con i sommozzatori – rimaste isolate in località Molaro, zona Montebello Jonico (Catanzaro 02.11.2015 ore 13:26).
Maria Anna Chimenti