L’occasione è l’apertura del processo per “Mafia Capitale”, la scelta è quella di tornare in piazza per difendere i diritti dell’informazione. Quelli dei cittadini e quelli dei giornalisti. Federazione Nazionale della Stampa Italiana, Ordine dei giornalisti del Lazio, Associazione Stampa Romana, Usigrai e associazione Articolo21 organizzano per domani, giovedì 5 novembre 2015, alle ore 8.30, in piazzale Clodio (davanti all’ingresso della cittadella giudiziaria), a Roma, un sit-in di protesta contro la delega al governo in materia di intercettazioni e per esprimere solidarietà ai 96 giornalisti denunciati per aver pubblicato articoli relativi all’inchiesta ‘Mafia Capitale’. L’iniziativa, promossa all’indomani dell’avvio della campagna ‘No bavaglio’, coincide con l’apertura del processo a ‘Mafia Capitale’. “La delega al governo su una materia costituzionalmente rilevante come il diritto/dovere di informare – afferma il segretario generale della Fnsi, Raffaele Lorusso – è sbagliata e pericolosa. Senza le intercettazioni i cittadini non avrebbero saputo nulla di molti scandali, a partire da quello di ‘Mafia Capitale’. Anche per questo siamo vicini ai 96 colleghi denunciati per aver fatto il loro lavoro, ossia illuminare le periferie del malaffare che per anni hanno inquinato la vita politica e sociale della citta di Roma. Come ribadito nella conferenza stampa di presentazione della petizione promossa dal professor Stefano Rodotà, siamo contrari a ogni tentativo di imbavagliare la stampa, a prescindere dal colore del governo che tenta di imporlo”. Il presidio sarà anche l’occasione per raccogliere ulteriori adesioni alla petizione “No bavaglio” che ha già registrato ampio sostegno, non solo all’interno della categoria.