Nella Capitale era atteso per il derby di domenica. Poi però non se n’è fatto più niente. James Pallotta ha deciso di rimanere negli Stati Uniti per ultimare il progetto stadio da consegnare alla Regione e di seguire quindi la partitissima da casa. Le polemiche con i tifosi però non si sono spente, soprattutto dopo che a fine gara ha dichiarato: “La curva dov’era? Stavolta ho cantato io”. Dichiarazioni che proprio non sono piaciute ai tifosi, tanto da spingere Pallotta a correggere subito la mira.
“INCONTRO CON IL PREFETTO” – “Quel che è emerso non è ciò che ho detto, stavo scherzando. Avevo solamente detto che stavo guardando la partita con alcuni miei collaboratori e che stavamo formando qui a Boston una sorta di curva Sud”. Un modo per placare il clima già infuocato con lo zoccolo duro della tifoseria, deciso a proseguire la protesta contro le nuove misure di sicurezza imposte dal prefetto Gabrielli. “Stiamo lavorando per risolvere i problemi – ha dichiarato il presidente in diretta telefonica su Roma Radio -. Tant’è vero che la prossima settimana è in programma un incontro con il prefetto”. Che aggiunge: “I nostri tifosi ci mancano e spero che la soluzione sia vicina. Io sono con i veri tifosi, mentre sono contro quelli che denigrano e infangano i nostri giocatori, che li chiamano sotto la curva per insultarli. Ma il 99% sono grandi tifosi”.
“INTER? ABBIAMO DOMINATO” – Infine parole al miele per Garcia e la squadra che secondo Pallotta contro la Lazio “ha disputato la miglior partita della stagione”. Nonostante le assenze importanti a centrocampo: “Io credo che il 90% dei tifosi sapendo che avremmo giocato il derby senza giocatori come De Rossi e Strootman si sarebbero preoccupati, invece domenica chi ha giocato ha dato una risposta”. Anche se il presidente ci tiene a sottolineare come la sconfitta di S. Siro sia stata una punizione troppo pesante per la sua Roma: “Già contro l’Inter avevamo dominato la gara dall’inizio alla fine e solo un grande Handanovic non ci ha regalato la gioia del gol”.
Michela Cuppini