Anche ieri sera, come ogni venerdì, il Bar Picchi di Ferentino, in provincia di Frosinone, ha ospitato grande musica live: ad esibirsi questa volta sono stati i Plastic Soulz, tribute band dei Beatles, che hanno intrattenuto il pubblico spaziando su tutto il repertorio beatlesiano, proponendo fedelmente gli arrangiamenti vocali e strumentali del quartetto di Liverpool.
I Plastic Soulz nascono nel 2010 da un progetto di due beatleasiani doc: Giovanni Margareci, bassista e cantante, e Valeria Sapienza, chitarrista e corista del gruppo. Dopo vari cambi di formazione, nel 2011 la band trova il suo assetto definitivo con gli apporti di Marco Roveda alla chitarra solista, Massimo Campasso alla batteria e di Francesco Maura alle tastiere e alla voce.
La particolarità dei Plastic Soulz è quella di non riprodurre in maniera fedele il look e il numero dei componenti della band, ma ≪di offrire al pubblico i Beatles come non li hanno mai sentiti, in maniera originale, non puntando sul look o sui ruoli della band, ma sulla musica, sui suoni e sugli arrangiamenti, per questo stasera abbiamo proposto al pubblico del Bar Picchi i Beatles in versione acustica, con una ricchezza di suoni che non è facile da trovare≫ ha raccontato alla fine del concerto Giovanni Margareci, bassista e cantante della band.
Infatti la composizione dei Plastic Soulz non è quella che ci si aspetterebbe da una tribute band dei Beatles, «siamo cinque nel gruppo e non quattro – ha continuato Giovanni Margareci – perché la produzione musicale dei Beatles si divide in due periodi: il primo, quello che va dal 1962 al 1966, è contraddistinto dalle canzoni più conosciute dei Fab Four, come Help, yesterday e Yellow Submarine; il secondo invece, dal 1966 al 1970, è il periodo in cui hanno prodotto canzone musicalmente più mature, come Strawberry Fields Forever, Across The Universe e Penny Lane. Per ricreare quella ricchezza di suoni che ha caratterizzato la band nell’ultimo periodo serviva un tastierista e per questo abbiamo accolto tra di noi anche Francesco Maura, soprannominato “Il Grinch”».
Guardando i loro movimenti e la loro armonia sul palco, salta subito all’occhio la passione che unisce questi cinque ragazzi di Frosinone, ≪La passione per i Beatles – ha rivelato Valeria Sapienza, chitarrista e corista del gruppo- che abbiamo fin da adolescenti, ha fatto si che diventassimo anche una grande famiglia allargata, che non perde occasione di stare insieme e di condividere esperienze che vanno oltre la sfera musicale≫.
I Plastic Soulz sono reduci anche da un’importante vittoria all’Heart Music Contest, gara tra cover, original e tribute band, pensata nell’ambito dei festeggiamenti della Parrocchia Sacra Famiglia di Frosinone; nella finale di quest’anno, infatti, hanno trionfato su altre quattro cover band, ≪portando tre pezzi molto laboriosi dal punto di vista musicale, che ci hanno impegnato tutta l’estate negli arrangiamenti≫ ha proseguito Valeria Sapienza.
La band, nonostante gli impegni, ha comunque le idee molto chiare: ≪il nostro progetto futuro è quello di istituire un’associazione culturale per poter suonare più spesso e dare modo alle persone di conoscere aspetti inediti dei Beatles. – ha continuato nell’intervista Marco Roveda, chitarrista del gruppo – Il nostro scopo non è quello di sfondare nel mondo della musica, ma di suonare il più possibile e di farci conoscere≫.
≪All’inizio volevamo suonare solo le canzoni più sconosciute, che a nostro avviso sono anche le più belle – ha concluso Massimo Campasso, il batterista del gruppo -, ma col tempo ci siamo accorti che non incontravano molto il gusto del pubblico e per questo abbiamo deciso di ampliare il nostro repertorio a tutte le canzone dei Beatles, anche a quelle più popolari e conosciute≫.
Chiara Ferrante