Record di visitatori alla Collezione Guggenheim di Venezia diretta dal Prof.Philp Rylands, che per la prima volta dall’apertura del museo nell’anno 1980, ha registrato nel 2015, 400.741 presenze nei 316 giorni di apertura, con una media giornaliera di 1.266 ospiti.
Nel 2016 la Collezione Guggenheim si presenta con un ricco calendario, e con tre mostre all’insegna dell’arte del dopoguerra con nomi di spicco che hanno segnato il panorama artistico nazionale e internazionale del XX secolo, che offriranno ai visitatori un’attenta lettura di tre momenti dell’arte italiana, europea e americana, a partire dal secondo dopoguerra per giungere alla fine degli anni ’70, con particolare attenzione alla ricerca e produzione artistica che ha caratterizzato il nostro Paese negli anni ’60. Tre grandi esposizioni, con la curatela di Luca Massimo Barbero, curatore associato del museo veneziano, che ripercorreranno idealmente anche quella che fu la carriera della grande mecenate e collezionista Peggy Guggenheim.
Postwar Era: una storia recente. Omaggi a Jack Tworkov e Claire Falkenstein è la prima delle 3 mostre, che verrà inaugurata il 23 gennaio sino al 4 aprile, durante la quale verranno presentati numerosi lavori raccolti dalla mecenate americana ed altri ricevuti dopo la sua scomparsa, e donati alla Collezione Peggy Guggenheim. Il percorso offre anche l’opportunità di approfondire la conoscenza dell’opera di due artisti cari alla Collezione: Jack Tworkov (1900–1982) pittore polacco naturalizzato americano che aderì all’Espressionismo astratto, e Claire Falkenstein (1909–1997) quest’ultima nota per la creazione del cancello della Collezione Peggy Guggenheim a Palazzo Venier dei Leoni, commissionato nel 1960 da Peggy stessa e che sarà restaurato per la mostra. Il percorso espositivo, con un centinaio di opere riunite per gruppi, per affinità e cronologia, spazia dall’ espressionismo astratto alla pittura e scultura del secondo dopoguerra inglese, passando per l’astrazione informale italiana. In questo ambito un approfondimento è dedicato all’opera dell’astrattista Carlo Ciussi (1930-2012).
Con la seconda mostra intitolata Imagine. Nuove immagini nell’arte italiana 1960-1969, che verrà inaugurata il 23 aprile e resterà aperta al pubblico sino al 19 settembre, verranno esposte una cinquantina di opere di artisti quali: Franco Angeli, Mario Ceroli, Domenico Gnoli, Giosetta Fioroni, Tano Festa, Jannis Kounellis, Fabio Mauri, Francesco lo Savio, Giulio Paolini, Michelangelo Pistoletto, Mario Schifano, con spunti ed approfondimenti e curiosità che caratterizzano l’arte italiana di quel periodo.
Conclude il ciclo la terza mostra dal titolo Omaggio a Tancredi, che celebrerà il pittore italiano Tancredi Parmeggiani (1927 – 1964),che nel 1950 dopo aver partecipato alla 1ª Mostra dell’Arte Astratta Italiana alla Galleria Nazional d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, di rientro a Venezia incontrò Peggy Guggenheim, incontro questo che fu determinante per la sua carriera artistica. La mecenate americana oltre ad apprezzare il suo modo di dipingere, acquistò parecchie sue opere e gli allestì anche uno studio. La mostra verrà aperta al pubblico dal 12 novembre sino al 14 marzo 2017 ed esporrà una serie di opere dagli esordi veneziani di Tancredi, all’intensa produzione artistica legata agli anni ’50 dell’artista, che fu uno dei maggiori rappresentanti dell’arte contemporanea, e che dopo Jackson Pollock, fu anche l’unico con il quale la collezionista americana strinse un contratto, promuovendone intensamente l’opera e dedicandogli alcune mostre tra cui una personale nel 1954, proprio a Palazzo Venier dei Leoni.
Da segnalare anche due esposizioni,fuori sede, realizzate in collaborazione con la Collezione Peggy Guggenheim: dal 19 marzo fino al 24 luglio, verrà inaugurata la mostra Da Kandinsky a Pollock. La grande arte dei Guggenheim a Palazzo Strozzi a Firenze con oltre 100 opere dell’arte europea e americana del ‘900; dal 10 giugno al 9 ottobre invece, aprirà al pubblico la mostra fotografica Art of This Century. Peggy Guggenheim in Photographs, che cade in occasione del cinquecentenario della nascita del Ghetto di Venezia, e che con Ikona Gallery, la storica galleria di Živa Kraus, nel Campo del Ghetto Nuovo di Venezia, presenterà una selezione di circa venti fotografie, realizzate da grandi interpreti della fotografia del ‘900, come Berenice Abbott, Man Ray, Roloff Beny, Gianni Berengo Gardin, Gisèle Freund, che immortalarono Peggy nel corso della sua vita.
per ulteriori informazioni: www.guggenheim-venice.it
di Daniela Paties Montagner