“Le Comunità del Mondo Arabo in Italia accolgono con entusiasmo gli accordi bilaterali che il Governo Italiano ha stipulato con l’Iran, tuttavia reputano una forzatura inopportuna la copertura delle statue dei Musei Capitolini“. Lo dichiara Foad Aodi, Presidente delle Comunità del Mondo Arabo in Italia (COMAI) e “Focal Point” per l’Integrazione per l’Agenzia ONU UNAOC: a seguito della visita in Italia del presidente iraniano Hassan Rohani.
“Non ci stupisce che la decisione della copertura delle nudità di quattro statue dei Musei Capitolini abbia generato un dibattito tanto acceso“, commenta Aodi; “restiamo sgomenti perché l’arte classica ha spesso avuto le sue più belle espressioni e manifestazioni appunto nella scultura, riflesso della sua civiltà e della sua storia. Inoltre, quando parliamo di integrazione dobbiamo partire dal rispetto delle culture del mondo, della loro storia e del loro bagaglio culturale e artistico; per fare in modo che si incontrino anche nella loro diversità. Se ci bendiamo gli occhi dinnanzi alle differenze“, prosegue Aodi, “corriamo facilmente il rischio di remare contro lo stesso significato dell’integrazione. Suggeriamo per il futuro, alle istituzioni, una maggiore informazione sulle visite di premier, rappresentanze e delegazioni straniere: per evitare che certi errori possano ripetersi, salvaguardando la libertà e il rispetto reciproco. Ci auguriamo, tuttavia, che anzichè spargere inchiostro su certe questioni secondarie rispetto all’esito della visita del presidente iraniano, si posi invece l’attenzione sui grandi passi in avanti compiuti dal Governo Italiano in tema di cooperazione internazionale e dialogo inter-religioso. Servono soluzioni pacifiche per risolvere i conflitti aperti in Medio Oriente: come nel caso di Libia, Siria e Iraq, dove i conflitti sono inscindibili dall’attuazione del processo di pace tra palestinesi e israeliani, e dalla costruzione del dialogo tra sunniti e sciiti“.
Di Fabrizio Federici