Dopo la vittoria dello scorso anno a Bangkok, come “Best puppet musical cabaret award” all'”HARMONY WORLD PUPPET CARNIVAL”, (il più importante festival di marionette e burattini al mondo), quest’anno la Compagnia Teatro Verde di Roma rappresenterà l’Italia in India, all’ Ishara International Puppet Festival 2016 – XIV edizione. Le compagnie che si esibiranno sono otto provenienti da Egitto, Iran, Stati Uniti, Afghanistan, Russia, Svezia. Svizzera e India. Il Festival, che si sta svolgendo nelle tre città di New Delhi, Guargaon e Chandigarh, si concludera’ il 12 febbraio e vedrà in scena “BRAVO, BRAVISSIMO” di Andrea Calabretta, con la regia di Francesco Mattioni e la direzione artistica di Veronica Olmi (con il sostegno dell’Istituto Italiano di Cultura di New Delhi e il patrocinio di Unima Italia : union international de la marionnette).
Lo spettacolo nasce dalla collaborazione tra il Teatro Verde e il Teatro Pirata di Jesi, due Compagnie storiche tra le più antiche del panorama del teatro di figura e di ragazzi, con oltre 200 repliche l’anno e decine di spettacoli in repertorio.Il Teatro Verde, in particolare, celebra quest’anno i 36 anni della Compagnia con 30 anni di stagioni teatrali di successo .
Un bel modo, quindi, di festeggiare: un degno riconoscimento al Teatro di Figura italiano, un patrimonio tra i più vasti e preziosi al mondo, tutelato dalla ” Rete degli Archivi Unima Italia”. Questo tipo d’ arte, candidata al “Registro UNESCO della Memoria del Mondo”torna in India – dopo tanti anni e tanti spettacoli – grazie all’invito del direttore del festival ISHARA Mr. Dadi Pudumjee. Il lavoro e la storia della Compagnia, difatti, sono considerati un’eccellenza italiana e l’ intento degli organizzatori e’ divulgarne la conoscenza.
La Rete degli Archivi Unima del Teatro di Figura comprende numerose collezioni, musei, raccolte, archivi, appartenenti a Compagnie e Teatri e a famiglie storiche di burattinai (Colla, Signorelli, Podrecca, Cuticchio, Monticelli, Sarzi…) e conta migliaia di elementi tra burattini, marionette, fantocci, ombre, pupazzi, oltre ad attrezzi di scena, armature, vestiti, accessori, scene, fondali, copioni, canovacci, cataloghi, articoli, libri . Un patrimonio di immenso valore, che raccoglie oltre 100.000 reperti (che risalgono fino al XVII secolo), molti dei quali ancora oggi prendono vita negli spettacoli e rappresentano una ricca memoria antica, preziosa, e soprattutto viva, grazie all’arte e al mestiere di burattinai, marionettisti e operanti. Questi infatti ogni giorno vanno in scena per migliaia di spettatori di tutte le età e certamente meriterebbero più sostegno e tutela da parte delle Istituzioni. Francesca Palumbo