Dall’inizio del 2016 Roma si è arricchita di un nuovo polo teatrale, destinato a diventare uno dei punti di riferimento, in ambito culturale, della zona in cui si inserisce. Il Teatro al IV Miglio prende posto, come dice il nome, nel quartiere della zona sud della capitale, un quartiere densamente abitato ma di cui, fino ad oggi, si è sentita la mancanza di un centro culturale di una determinata importanza. Il nuovo teatro nasce appositamente per sopperire a questa lacuna, e dall’inizio dell’anno fino ad oggi la struttura ha già ospitato diversi eventi di una certa rilevanza.
Inaugurato sotto il patrocinio dell’Associazione Culturale SPQM e del suo direttore artistico, Carlo Selmi, ha ospitato il 31 gennaio la serata finale del Premio Colosseo, kermesse patrocinata dalla FITA Roma che vede in gara le compagnie iscritte alla sezione di Roma e provincia della suddetta Federazione del teatro amatoriale. La premiazione è stata preceduta dalla rappresentazione ‘O vicolo azzurro, per la regia di Gaetano Cicoira, il presidente provinciale di Roma della federazione, e messa in scena dalla compagnia Colosseum, composta dai membri di diverse associazioni teatrali appartenenti al circuito della FITA. Con lo stesso spettacolo si è scelto anche di inaugurare la stagione teatrale nella serata di Capodanno, ottenendo come risposta una grande affluenza di pubblico, che ha premiato il lavoro svolto da chi, in questi mesi, ha fatto nascere passo dopo passo questa struttura all’interno del quartiere, sforzandosi per incrementarne la dignità culturale.
Ad oggi l’organizzazione della stagione teatrale ha visto esibirsi nel nuovo spazio diverse compagnie, con un’offerta di genere molto ampia che si va ad inserire in una richiesta diversificata da parte del pubblico. Oltre al già citato ‘O vicolo azzurro, commedia napoletana scritta da Edoardo Barra, gli altri spettacoli sono stati Il testamento di Emmanuel, L’inaspettato delirio, Specchio delle mie brame e Bocca di Rosa, andando a premiare prevalentemente la scelta di opere inedite e sconosciute ai più, segno dell’ampio spazio che viene lasciato all’innovazione. L’ultimo spettacolo fra quelli citati è stato scritto e diretto proprio dal direttore artistico, che ha messo in scena i temi ed i personaggi dell’omonima canzone di Fabrizio De Andrè. Freschezza ed innovazione sono proprio le cifre stilistiche che contraddistinguono questo inizio di stagione del Teatro al Quarto Miglio, sotto i cui riflettori prendono posto
attori giovani, testi inediti, sperimentazioni stilistiche e di contenuto che hanno soddisfatto le pretese sia del pubblico che dei gestori stessi della struttura.
La stretta collaborazione venutasi a creare con la FITA Roma ha fatto in modo di far conoscere velocemente questo nuovo polo culturale agli addetti ai lavori, grazie non solo alla collocazione in cartellone di compagnie con la propria sede al di fuori del raccordo anulare, ma anche grazie all’organizzazione degli eventi che abbiamo citato, che si pongono anche al di fuori della semplice cornice teatrale, andandosi ad inserire in un’ottica di convivialità e
partecipazione che trascende dalla semplice messa in scena artistica. Senza contare anche i diversi eventi musicali che hanno contribuito e rendere ancora più ampia l’offerta per gli spettatori.
Le iniziative sono molte e, come si è soliti fare all’inizio di un percorso arduo come quello che stiamo raccontando, l’obiettivo principale è quello di diffondere e far conoscere il più possibile questi nuovi spazi, di modo che in futuro possano divenire realmente la base per una divulgazione della cultura il più capillare possibile. In quest’ottica il Teatro al IV Miglio ospiterà corsi di perfezionamento teatrale, come il prossimo Corso di Drammaturgia, il quale prevede di affrontare le tecniche che stanno alla base della scrittura di un testo teatrale. Alla fine del corso il lavoro svolto verrà messo in scena dagli allievi. In questo modo si cerca di avvicinare più persone possibile all’ambiente teatrale, spesso fin troppo inesplorato dai più, ed allo stesso tempo di incrementare il legame fra questo e le persone che già quotidianamente lo frequentano.
L’obiettivo principale del direttore artistico del teatro e di tutte le persone che vi stanno dietro è quello di valorizzare questo spazio ed il quartiere nel quale si inserisce, in una zona, quella dell’Appia Antica, che in quanto a storia e cultura non ha nulla da invidiare al resto della città, ma nella quale si sentiva forte la mancanza di un centro con queste funzionalità aggregative. Il più è stato fatto, ma certamente il difficile viene adesso.
Andrea Ardone