Presso la sede dell’ Università telematica “UNINETTUNO” nel Centro storico di Roma, con l’obiettivo di rilanciare la politica euromediterrana, s’è riunito il Comitato esecutivo della Rete Italiana Dialogo Euromediterraneo (RIDE), di cui fan parte vari organismi e associazioni impegnati appunto nella cooperazione tra i Paesi mediterranei, e i cui iscritti appartengono alla Fondazione intergovernativa “Anna Lindh” (ALF). Oltre ai tre soci fondatori, la Fondazione “Mediterraneo”, il Ministero degli Esteri ( rappresentato dal mnistro plenipotenziario Enrico Granara), e FISPMED , la Federazione Internazionale per lo Sviluppo sostenibile e la lotta alla Povertà nel Mediterraneo e Mar Nero, erano presenti il CIPMO,Centro Italiano per la Pace in Mediooriente (Janiki Cingoli), l’AMSI-COMAI (Foad Aodi), la Cooperativa “Dignità del Lavoro” (Giovanni Serra), la Fondazione “Caponnetto” (Salvo Calleri), l’associazione
“Prospettive Mediterranee” (Enrico Molinaro, presidente), UNINETTUNO (Maria Amata Garito, Rettore ). Nella riunione, cui han partecipato Marco Ricceri (Segretario generale EURISPES ), Giuseppe Palmisano (Direttore ISGI-CNR ), Paolo Quercia (Direttore CENASS ), e altri esperti, la Rete sì’è presentata come principale forum di ricerca sulle diverse idee di Mediterraneo esistenti in Italia, nel rispetto dei diversi approcci culturali alla politica estera.
Un laboratorio di idee e di azioni concrete (think tank dei think thank), ed esempio di collaborazione tra pubblico e privato, al servizio delle istituzioni italiane ed europee. La Rete ha l’ambizione di evitare il bla bla euromediterraneo,focalizzando su pochi messaggi e prodotti di alta qualità. L’obbiettivo è una nuova strategia del dialogo per raccomandare decisioni ad interlocutori italiani, europei ed extraeuropei sul rispetto e la valorizzazione delle identità collettive. Cuore pulsante e corpo intermedio comunitario dell’associazione, i gruppi di lavoro tematici riuniti periodicamente prepareranno un libro bianco sul dialogo euromediterraneo con raccomandazioni inviate ai membri e ai partner internazionali e presentate in una conferenza internazionale annua. A conclusione della riunione, un appello alle istituzioni italiane ed europee per intervenire urgentemente a favore dei bambini migranti,che rischiano ogni giorno(tratta di organi e pedoprostituzione).
di Fabrizio Federici