La data del 24 marzo, per Roma segna l’anniversario del massacro delle Fosse Ardeatine: per Buenos Aires, invece, l” anniversario del sanguinoso golpe del 1976, che, destituendo dalla Presidenza della Repubblica Isabelita Peron, seconda moglie dello scomparso Generalissimo, inaugurava anche in Argentina, la stagione “cilena” degli arbìtri, delle stragi di massa, dei desaparecidos.
L’appuntamento con la memoria arriva dopo un lungo viaggio da Buenos Aires, e a 64 anni dalla sua nascita: ci riferiamo alla modella e attivista argentina (d’origine francese) Marie-Anne Erize, desaparecida nel 1976: la cui famiglia, venerdì 25 marzo, alle 15 sarà ospite del Centro antiviolenza e della Biblioteca di via Aspertini 393, a Tor Bellamonaca.
“La visita della famiglia di Marie-Anne, fortemente desiderata dalla madre, donna novantenne che lotta da 40 anni per conoscere la verità sulla sorte della figlia, è per noi un’occasione unica“, precisa Stefania Catallo, fondatrice del Centro e della Biblioteca di Via Aspertini: la quale è intitolata appunto alla memoria di Marie -Anne, e , nata a giugno del 2015, è stata recentemente inserita nell’elenco delle Biblioteche pubbliche di Roma. “Dico unica – prosegue la Catallo – perché avverrà in una data importantissima per la memoria dei 30 mila desaparecidos argentini. La vicenda di Marie-Anne, eliminata perché scomoda, in quanto attiva nell’alfabetizzazione degli immigrati dei quartieri più poveri di Buenos Aires,, è quanto mai attuale e va presa come esempio per i giovani”.
“ L’incontro del “Grupo de Argentinos en Italia por la Memoria, Veridad y Justitia” col Centro Antiviolenza di Tor Bellamonaca ci ha permesso di compiere gesti concreti per la diffusione della memoria storica: siamo entrati nelle scuole per parlare ai ragazzi degli anni del regime di Videla; abbiamo creato una giornata per ricordare le “desaparecions” gettando fiori nel Tevere; ci siamo attivati affinchè i media si interessassero a temi che non erano stati quasi mai affrontati, e abbiamo inaugurato appunto la Biblioteca “Marie Anne Erize”. E tutto in nome della giustizia, quella giustizia che ancora non è arrivata, né per Marie Anne né per le migliaia di donne di tutto il mondo che ogni giorno subiscono violenza”. Queste le parole di Diana Caggiano, che da 40 anni vive da esule a Roma ed è attiva nel centro antiviolenza, oltre che essere portavoce del “Grupo”, che sarà presente all’appuntamento.
All’incontro pubblico parteciperà anche l’ incaricato d’affari “ad interim” dell’ambasciata argentina in Italia, Carlos Cherniak: da sempre al fianco del Centro, e che ha patrocinato l’apertura della biblioteca “Marie Anne.
di Fabrizio Federici