Approda a ROMA al Teatro Brancaccino una coproduzione Fondazione Aida e ARS Creazione e Spettacolo, musiche originali di Patrizio Maria D’Artista e la regia di Raffaele Latagliata. Il regista ha lavorato a stretto contatto con lo stesso autore Andrea Vitali, che per la prima volta si è cimentato nel lavoro di trasposizione drammaturgica di un suo romanzo.Lo scrittore lecchese nella stesura del testo teatrale ha dato vita ai tanti personaggi che animano il suo sottobosco narrativo rappresentandoli con un solo attore, un talentuoso quanto versatile Andrea Evangelisti.
Tutto inizia la notte dell’Epifania, sera di festa a Bellano, sul Lago di Como. Dal treno scende «il Pianista» – così chiamato per via delle sue mani lunghe e affusolate – ladro di professione. Piove, fa freddo. Perlustrando le contrade il Pianista incappa in un cartello affisso su un vecchio portone: «Pianoforte vendesi». Incuriosito decide di entrare… Pianoforte vendesi è la storia di un ladro che deve scegliere tra le buone e le cattive azioni: il bianco e il nero, come i tasti del pianoforte. I gesti che si troverà a compiere rivelano un grande desiderio di riscattare la sua umanità. Sullo sfondo, in una dimensione quasi di mistero c’è un’intera collettività, un paese sospeso – per una notte – fra legalità e illegalità, fra lecito e illecito, fra comandamento etico e abitudine.
“Pianoforte vendesi è tra le tante storie la mia prediletta – dichiara Andrea Vitali – e racconta il bene inalienabile dell’illusione e della fantasia per cui chi si avvicina, lettore, spettatore, regista, attore o sceneggiatore , deve farlo in compagnia del bambino che è stato e che continua a vivere, magari un po’ nascosto, nel fondo del cuore”.
In palcoscenico si utilizzano la forza evocativa della parola, affidata esclusivamente al talento istrionico di un unico soggetto, chiamato a dare voce e corpo a tutti i personaggi della storia e il potere di suggestione emotiva della musica, composta appositamente per questo monologo.
Una musica” onirica” per un atmosfera soffusa , un compositore d’ eccezione, Patrizio Maria D’Artista, esperto produttore e una sequenza di suoni che sottolineano quest’ alternanza fra sogno e realta’, senza cambi di scena ma solo con folgoranti” sfoghi ” dell’ umorismo del protagonista. Francesca Palumbo