Il Napoli risponde con forza alla vittoria della Roma ottenuta poche ore prima al Marassi di Genova contro la Sampdoria. Al San Paolo la squadra di Maurizio Sarri si impone 2-1 contro l’Atalanta del grande ex Edi Reja, applaudito da gran parte del pubblico partenopeo per i suoi trascorsi sulla panchina azzurra, anche se una piccola parte dei suoi vecchi tifosi non gli ha perdonato l’addio non proprio idilliaco di qualche anno fa, ricordandoglielo con dei fischi. Higuain fa l’Higuain. È inarrestabile e segna la doppietta decisiva che vale i tre punti vitali per il secondo posto Champions, si carica i compagni sulle spalle e, a conti fatti, con la sua prestazione e le sue marcature tiene la Roma una spanna sotto, rispedendola a due lunghezze di distanza. Al minuto 85, Albiol segna nella porta sbagliata e, inaspettatamente, rimette tutto in gioco, facendo vivere ai tifosi napoletani dei minuti finali al cardiopalma. Il Napoli nel finale deve contenere le ondate rabbiose dell’Atalanta che cerca di sfruttare il momento positivo a seguito dell’autogol, e la perdita di smalto dei giocatori in maglia azzurra, unita alla proverbiale tenuta atletica dei bergamaschi, tengono il risultato finale in bilico fino al fischio finale. Una vittoria sofferta quella del Napoli che, dopo i due gol di vantaggio, si è forse adagiata un po’ troppo su una sicumera che contro una squadra come l’Atalanta nessuno si può permettere. Alla fine sono stati 3 punti per i partenopei, i quali hanno dovuto sudare più del previsto.
Reina, voto 6: non può nulla sull’autogol di Albiol, per il resto la sua prova è sufficiente.
Hysaj, voto 6,5: attento soprattutto nella fase difensiva, partecipa costantemente alle manovre d’attacco, ma con il suo potenziale può fare ancora di più. Concentrazione persa nel finale.
Albiol, voto 6,5: con il difensore ghanese, compone una coppia di centrali unica e rara. Una diga eccezionale che perde un pò di lucidità nel finale, mezzo voto in meno per la sfortunata autorete.
Koulibaly, voto 7: un muro impenetrabile, Borriello non vede la porta. Nel finale cresce la tensione, un calo che poteva essere punito inaspettatamente.
Ghoulam, voto 6,5: buona prova in tutte e due le fasi, perde un pò di carburante durante il corso della gara.
Hamsik, voto 7: Partita numero 400 con il Napoli, non segna da 100 giorni ma la sua anima si vede a tutto campo. Crea, si inserisce dappertutto, manca solo il gol.
Jorginho, voto 7: fabbrica assist, mantiene l’equilibrio a centrocampo. Non ci sono dubbi, è pronto per gli Europei.
Allan, voto 6,5: colpisce una traversa clamorosa, come Hamsik manca solo il gol.
Jose Callejon, voto 6,5: prova di carattere, rispetto alla prestazione di Insigne, l’esterno spagnolo di Sarri non si spegne mai.
Insigne, voto 6: ispirato nel primo tempo, si spegne nel secondo. Rimane positiva la sua prestazione.
Higuain, voto 7,5: il Napoli chiama, Gonzalo risponde presente con una doppietta. 32 gol in Serie A, a 3 gol dal record di Nordahl, numeri spaventosi che valgono la Champions.
Mertens (64′), voto 6: entra nella ripresa mostrando le sue innate capacità tecniche. Sciupa troppe occasioni per chiudere la partita.
Gabbiadini (84′), s.v
All. Maurizio Sarri, voto 7: partita perfetta fino al gol casuale dell’Atalanta. Un calo di concentrazione che poteva essere fatale per le sorti del secondo posto.
Sportiello, voto 6: nulla da fare sui gol dell’inarrestabile Higuain, attento nelle altre situazioni.
Masiello, voto 6: tra i più attenti nella fase difensiva nerazzurra. Spinge poco in avanti per motivi giustificabili.
Toloi, voto 4: Higuain gli manda la cartolina della doppietta, non all’altezza del capocannoniere della Serie A.
Xhimshiti, voto 4: come Toloi, non riesce a contenere la furia del Pipita. Serve ben altro per contrastare Gonzalo.
Drame, voto 5: troppo impegnato nella fase difensiva, sale poco sulla sinistra per proteggere le manovre dei partenopei.
De Roon, voto 6: prova a travestirsi da Jorginho nerazzurro, impegnandosi in difesa anche come centrale aggiunto. Tra i più positivi nonostante la sconfitta.
Cigarini, voto 5,5: lavora e pressa a metà campo, assente nella costruzione del gioco anche per meriti avversari.
Kurtic, voto 5: non può mostrare a pieno le sue capacità da incursore, è costretto a rimanere dietro per dare una mano fondamentale alla difesa.
Diamanti, voto 5: impiegato solo nel primo tempo, prova a mettersi in mostra con qualche timida iniziativa.
D’Alessandro, voto 6: l’unico a portarsi in avanti insieme a Borriello, qualche azione personale, ma troppo poco per impensierire la difesa napoletana.
Borriello, voto 5: troppo solo in avanti, i compagni non riescono a indirizzargli bene il pallone sui piedi. Le colpe della perfomance incolore non sono solo sue.
Freuler (45′), voto 5: nascosto dietro le linee di centrocampo del Napoli, si abbassa per aiutare la difesa ma troppo poco per il ruolo da trequartista dietro le punte.
Monachello (72′), voto 6: sacrificato inizialmente sulla fascia, decide di avvicinarsi a Borriello nel 4-4-2 designato da Reja. La manovra bergamasca sembra più fluida con lui in campo.
All. Edoardo Reja, voto 5,5: la sua Atalanta si sveglia troppo tardi. Dopo l’autorete e l’ingresso di Monachello è cambiato qualcosa nel ritmo. D’altronde i bergamaschi non avevano tante motivazioni se non la volontà di fare una bella figura nel derby storico tra Nord e Sud.
Andrea Ardone