Il drappo rosso è stato rimosso: da questa settimana l’opera “48 artisti per Torre Flavia” rimarrà esposta in permanenza presso il Comune di Ladispoli. Domenica 8 maggio, alle 11 presso la sede di piazza Falcone è stata presentata l’imponente tavola pittorica “a mosaico” raffigurante la storica torre. L’inaugurazione è stata aperta dagli interventi del Sindaco di Ladispoli Crescenzo Paliotta, la Vice Presidente del Consiglio Comunale Franca Asciutto, il Delegato all’Arte del Comune Filippo Conte e l’artista Paolo Maccioni, ideatore del progetto.
L’opera, realizzata da 48 artisti, è stata posizionata nella parete sinistra dell’androne del Comune. A concepire il progetto l’artista Paolo Maccioni, oggi residente a Roma, originario di Ladispoli, che ha voluto donare al comune, insieme agli altri pittori, un’opera rappresentativa e fortemente simbolica. L’immagine di Torre Flavia, monumento caro all’intera cittadinanza, è stata infatti rappresentata assemblando 48 tele della dimensione di 30 x 30 cm, realizzate da altrettanti pittori con tecniche e stili differenti. “Tutti coloro che hanno partecipato, la maggior parte del territorio – commenta Maccioni – lasceranno una testimonianza artistica ai propri figli o ai propri nipoti. L’immagine di Torre Flavia, così com’è nel 2016, rimarrà in eterno”.
“Si respirava un’emozione corale” dice in riferimento alla cerimonia inaugurale Ilva Marchizza, Direttrice della Galleria d’Arte InQuadro che ha collaborato al progetto. “Quarantotto artisti, quarantotto anime, quarantotto sensibilità accomunate dalla grande volontà di partecipare al progetto di sensibilizzazione sulla necessità di recupero e valorizzazione storica artistica e naturalistica della torre Flavia e dell’oasi ad essa circostante”.
“Notevole è stato lo stupore nel momento in cui è stato tolto il drappo che ricopriva l’opera – prosegue Marchizza – Quarantotto tasselli tutti diversi nella loro espressione stilistica, una volta assemblati si sono animati dando vita ad una nuova realtà che ha stupito i presenti per la sua peculiare bellezza, moderna policromia e armonia d’insieme. Sono cadute tutte le remore di quanti non credevano che un’opera a più mani potesse risultare piacevole esteticamente dimostrando così che la pluralità arricchisce e non limita”.
“Il punto di forza di quest’opera risiede nel fatto che gli artisti non si sono limitati a copiare la Torre Flavia nei suoi aspetti esteriori, ma hanno rappresentato qualcosa di più profondo, hanno espresso cioè la carica di emozioni e sensazioni che la bellezza della torre gli ha suscitato – aggiunge la direttrice di InQuadro – La poesia della pittura si manifesta come ci ricorda Hegel nel saper “cogliere un oggetto con la fantasia”. La bellezza dell’opera ha trasmesso un forte sentimento di compartecipazione che ha accomunato non solo gli artisti ma tutti gli intervenuti all’inaugurazione, ricordando la forte valenza artistica dell’opera per le nuove generazioni, che vanno rieducate al senso della bellezza quale impulso alla vita, forza motrice dei nostri sogni che sconvolge previsioni e pensieri, da cui attingere per mettere in moto qualsiasi cambiamento in noi stessi, in primis, e nel mondo sociale, come necessaria conseguenza. Come immediato risultato il Sindaco di Ladispoli si è impegnato a promuovere l’iniziativa di far visitare l’opera alle scuole presenti nel territorio ladispolano”.
E, se il progetto di Paolo Maccioni si palesa già come anticipatore di iniziative analoghe in futuro anche in altre città, la collocazione dell’opera avvenuta domenica conferma il grande fermento culturale che anima la città di Ladispoli. Tra i progetti futuri, come anticipato dal Sindaco Paliotta, si sta valutando la realizzazione e collocazione di altre opere in permanenza. Ladispoli, come ricorda Paliotta, già in passato ha rappresentato una meta prediletta da parte di numerosi artisti. In particolare, in campo cinematografico, sono diversi i registi che, a partire dai primi anni Cinquanta e fino ad oggi, hanno scelto alcuni scorci cittadini per le ambientazioni dei loro film. A tal proposito è nata l’iniziativa “Ladispoli e i luoghi del Cinema”, un percorso teso a segnalare e raccontare, attraverso l’installazione di pannelli tra Marina di Palo e San Nicola, questa parte di storia cittadina. Progetto nel quale, anticipa Maccioni, si prevede anche una collaborazione da parte degli artisti.
Di nuove iniziative in campo culturale parla anche Filippo Conte, nel settore da oltre cinquanta anni: “L’arte a Ladispoli sta traboccando” commenta il Delegato all’Arte che da tempo si occupa di offrire visibilità agli artisti attraverso l’organizzazione di mostre personali e collettive sul territorio. E che un luogo d’onore la città lo voglia dedicare all’arte lo conferma durante il suo intervento anche Franca Asciutto: “Ladispoli è la prima città che rispetterà lo statuto sociale degli artisti”.
I nomi dei “48 artisti per Torre Flavia”: Paola Alessandrini, Franca Asciutto, Daniele Bartocci, Antonella Biasio, Felicia Caggianelli, Nadia Cesarini, Vincenzo Cesetti, Maria Grazia Chiappinelli, Antonio Colella, Giuseppe Dente, Monica Di Folco, Samira El Sallali, Pietro Falcone, Ezio Farinelli, Francesca Forte, Carlo Grechi, Galia Golod, Elisa Indino, Vincenzo Landi, Antonia Leta, Laura Laurini, Lazara, Paolo Maccioni, Ilva Marchizza, Teresa Marrone, Renato Mazza, Veronica Mazza, Gianluca Monaldi, Iolanda Musicco, Alessandro Oppia, Sonia Orsini, Monica Osnato, Daniela Ottieri, Salvatore Pastore, Davide Petronzio, Antonella Pirozzi, Alessandro Pulerà, Massimo Recchia, Valerio Ruscio, Luciano Santoro, Anna Sbardella, Daniela Maria Serranò, Pamela Stracci, Anna Tonelli, Francesca Tarantino, Carlo Vigevani, Fabio Uzzo, Lizzie Denise Vanegas.