1970-2000: trent’anni di cultura pop del nostro paese raccontati da un “clown” che ne è stato testimone e protagonista, sul palco e dietro le quinte.
Romanzo musicale di fine millennio
Giangilberto Monti sarà a Roma per una tre giorni di presentazioni di Romanzo Musicale di Fine Millennio.
25 maggio Roma – ROMASECRETSTORE aperitivo folk-acustico con Giangilberto Monti (Via Giusti 24 – inizio ore 19.00)
26 maggio Roma – HOP&BOOK presentazione folk acustica (Via dell’Amba Aradam 29/A – inizio ore 18.30)
27 maggio Roma – MONK CLUB, XII Mojo Station Blues Festival (Sala dei camini, via Giuseppe Mirri, 35 – inizio ore 20.00)
CHI È GIANGILBERTO MONTI E COME NASCE ROMANZO MUSICALE DI FINE MILLENNIO
Canzoni d’autore e autori di canzoni, teatranti improvvisati e grande teatro, i comici dei locali milanesi che man mano migrano in televisione, i discografci stretti tra l’utopia e il proftto, il vinile che scompare e il cd che sembra il futuro, poeti veri e veri truffatori, scrittori in erba ed erba da scrittori…
Gli incontri con i grandi nomi e i luoghi fondanti della musica e del cabaret italiani – e non solo – diventano un romanzo denso di ironia e disincanto, che mischia il pragmatismo meneghino alle origini napoletane dell’autore, facendo rivivere quel gran varietà di artisti e comparse, attratti dal sogno della fama, che abbiamo ascoltato e con cui abbiamo riso: la gioventù stessa di un intero paese, un’Italia che è cambiata, ma in cui siamo cresciuti e in cui ci siamo riconosciuti.
Impossibile elencare tutti i nomi citati nel libro: cantanti, cantautori, scrittori, poeti, teatranti e comici italiani e francesi, ma ci sono davvero tutti nel romanzo di GG Monti, in un montaggio quasi cinematografco, che alterna brillantemente il racconto documentato in terza persona al ricordo personale diretto in forma di dialogo.
Un romanzo che è un’autobiografa di un’epoca e di un modo di essere del mondo dello spettacolo. Spesso ironico, ma con affetto, l’Autore non fa sconti a nessuno, compreso se stesso. Perché la qualità prima del clown – come veniva e viene chiamato – è il dir la verità.
“ Per ironia della sorte, il provino si svolgeva proprio alla Palazzina Liberty, momentaneamente concessa per le prove legate alla ripresa dello spettacolo. Il clown salì sul palco ed eseguì. La Signora Rame fece un passo indietro nella platea, sgombra dalle sedie e colma di attrezzeria scenica, costumi, luci, casse acustiche, cavi elettrici, attori in attesa di provare, tecnici indaffarati, scenografi, costumisti e amici di passaggio. Ogni volta che l’esaminatrice retrocedeva di un paio di metri, il clown era invitato a ripetere nuovamente la battuta del copione. Il gioco proseguì fino a quando la Signora Rame arrivò sul fondo della sala, a decine di metri dal palco, mentre il clown si sgolava a più non posso, al limite del crollo nervoso. Fu in quell’istante che il capocomico fece il suo ingresso nella sala. Tutti i presenti fecero silenzio e si voltarono verso di lui, che sorrideva beato.
– Franca tesoro, a Torino ho trovato il sostituto.
– Anch’io l’ho trovato.
– E dove sarebbe?
– È qui. È di Milano e va benissimo. Quindi prendiamo lui. – Ma chi è?
– È quel ragazzo sul palco, non lo vedi?
Dario Fo si girò verso il palco, guardò il clown e poi alzò gli occhi al cielo. – Oh madonna, il cantante.”
Le collaborazioni illustri di Giangilberto Monti, chansonnier e autore di testi, sono innumerevoli. Dalle etichette indipendenti anni Settanta, con Nanni Ricordi e Ivan Cattaneo, agli album da cantautore pubblicati con la Cbs (oggi Sony), allo Zelig anni ottanta con Aldo Baglio e Giovanni Storti (ancora in attesa di Giacomo), fno ai progetti con Flavio Premoli, Lella Costa, Rocco Tanica, i Fichi d’India, Stefano Nosei e altri. Scrive canzoni per Anna Oxa e Mia Martini; porta in scena il repertorio di Dario Fo, traduce e registra brani di Boris Vian, Léo Ferrè e Serge Gainsbourg. Infaticabile, studia il mondo dello spettacolo, pubblica il Dizionario dei Cantautori (Garzanti 2003), frmato con Veronica Di Pietro, il Dizionario dei Comici e del Cabaret (Garzanti 2008), Maledetti Francesi (NdA Press 2010), La vera storia del cabaret (Garzanti 2012) con Flavio Oreglio. Oltre confne, il suo radiodramma La Belle Époque della Banda Bonnot vince il Prix Suisse 2004.
ALEX PIERRO
_______________________________________________________________________________________________________________________________________
‘L’altra Faccia della Musica‘ è un appuntamento nel quale incontriamo alcuni tra gli esponenti più importanti del panorama musicale italiano che, con il loro lavoro spesso dietro le quinte, ma non per questo secondario, hanno contribuito – e continuano a contribuire – a rendere grande la musica italiana.
Una carrellata su tutte quelle figure che si occupano di musica: a partire dal progetto musicale, procedendo in tutte le fasi di strutturazione, divulgazione, fruizione e critica, siano esse produttori, giornalisti, manager, avvocati e, perché no, artisti.
Una sorta di radiografia su tutti i mestieri che gravitano intorno all’evanescente mondo della musica, per dare una visione più ampia su cosa c’è dietro a un successo e a una carriera discografica.
Insomma, proveremo a cercare di farci svelare qual è ‘L’altra Faccia della Musica‘.
PER SEGNALAZIONI E CONTATTI: ALEX PIERRO – pierro@hotmail.it – 347.9703822