Violetta Chiarini, attrice di fama internazionale che ha lavorato in teatro, cinema, tv ( con maestri come Foà, De Sica, Lattuada, Alberto Lionello, Paolo Bonacelli) e ha fondato, a Roma, l’associazione culturale “Terzo Millennio” e la compagnia teatrale del “Violangelo”, e a Casperia (Rieti) il Centro culturale “Piccolo Teatro del Violangelo”, è nuovamente debuttata, lo scorso finesettimana, al Teatro “San Giuseppe” di Fontenuova, vicino Roma. E’ lo stesso autore del testo, Alberto Patelli, a curare la messa in scena del suo lavoro, “Mi sono rimasti pochi spicci”: ironica pièce teatrale in quattro episodi, e a carattere multimediale, che spazia umoristicamente tra le pieghe della crisi economica, cogliendone gli aspetti più vari.
La Chiarini e Patelli tornano a collaborare dopo i successi quadriennali raccolti nelle vare edizioni di “Teatro in Provincia”: un progetto ( di cui, come ricorderete, abbiamo piu’ volte parlato su “PaeseRoma”) del Centro Nazionale di Drammaturgia Italiana Contemporanea (Ce.N.D.I.C.), curato da Duska Bisconti. Conformemente ai suoi scopi statutari, negli ultimi anni il CeNDIC, da moderno “Carro di Tespi”, ha portato opere di ben oltre 30 autori italiani viventi in tanti teatri del territorio nazionale, coinvolgendo direttamente il pubblico: chiamato a votare, alla fine d’ ogni rappresentazione, il testo preferito tra quelli presentati in ciascuna serata. E’ appunto Alberto Patelli l’autore che ha riportato più voti: seguìto, a breve distanza, da altri autori CeNDIC, come Maria Letizia Compatangelo (anche presidente del Centro), Luigi Lunari, Violetta Chiarini, Angela Villa,ecc…
Con le sue varie attività, il CeNDIC agevola anche i rapporti tra i propri soci: favorendo così, agli autori drammatici, l’uscita dalle forti difficoltà in cui non di rado si vengono a trovare, in un Paese in cui, da decenni, a parte l’erogazione dei finanziamenti pubblici (decisa, peraltro, con criteri assai discutibili), manca una politica nazionale per il teatro, capace di coinvolgere – sull’esempio di Francia, Regno Unito, Paesi scandinavi – Ministero per le Attività culturali, enti locali e teatri a varia conduzione. In “Mi sono rimasti pochi spicci”, Violetta Chiarini si cimenta per la prima volta col napoletano, lingua per lei completamente nuova: una scelta in linea con la sua ricerca, volta a creare specialmente spettacoli per la salvaguardia di repertori musicali e letterari di cui si rischia di perdere la memoria storica. Alberto Patelli, attore in grado anche lui di passare agevolmente dallo schermo al palcoscenico, grazie anche alla natura prevalentemente tragicomica dei suoi testi, vuole arrivare, invece, direttamente al cuore e alla mente del pubblico. Lo spettacolo s’ avvale della partecipazione – oltre che degli stessi Chiarini e Patelli – di altri dodici attori, anche giovanissimi, provenienti da varie esperienze.
di Fabrizio Federici