Buon Sangue, primo romanzo firmato dalla giornalista Sonia Strangio, è un’avvincente saga familiare le cui vicende si dipanano attraverso il ‘900 e i primi anni del nuovo secolo. Protagonista indiscussa è la famiglia Principato, attraverso quattro generazioni, attorniata da alleati e nemici di cui poco a poco arriviamo a conoscere origini, sogni e ambizioni di ognuno di loro. Dietro le quinte, inoltre, una potente e misteriosa organizzazione in perfetto stile massonico, muove i fili di vari burattini, influenzando interi eventi per la difesa del proprio potere.
Frequenti i cambi di scena e di personaggi, ben studiati e descritti nei minimi particolari, a seconda del momento. Una tattica stilistica che invoglia la lettura mantenendo vivo l’interesse per le vicende parallele (seppur distanziate tra loro da notevoli intervalli di tempo). Impressionante inoltre lo studio che è stato fatto per scrivere il libro: un fatto reso evidente dalla ricostruzione di eventi storici, e dall’aggiunta di retroscena assolutamente imprevisti che metterebbero quegli stessi eventi sotto una nuova luce, come per esempio l’assassinio di Kennedy.
I temi trattati sono la famiglia, soprattutto, e altri valori inseguiti dai vari personaggi: la ricerca del potere assoluto, da parte di quelli che arriveremo a considerare “cattivi”, ma saranno presenti anche la felicità e l’amore, per cui lotteranno sempre i “buoni”. Un meraviglioso intreccio tra avventure romantiche, macchinazioni e violenti giochi di potere, uno scontro tra vari fronti lungo decenni, che spingerà i lettori a decidere inevitabilmente da che parte stare. Buon Sangue trascinerà i lettori in una storia affascinante, alla pari delle migliori opere letterarie e cinematografiche dell’ultimo secolo.
Come nasce Buon Sangue?
Buon sangue nasce dal nulla, come tutti i libri di chi la passione di scrivere ce l’ha nelle vene…tu prendi in mano la penna o apri il tuo laptop. Scrivi due o tre parole…e poi la storia nasce sa sola, i personaggi si animano e iniziano ad agire come avessero una vita propria…e in realtà è proprio così: hanno la loro personalità. Creano loro tutta la vicenda, e tu sei un semplicissimo metallo conduttore che raccoglie un’ispirazione dall’Olimpo e la trasporta meglio che può al resto dei viventi. Penso noi esseri umani siamo manifestazioni della divinità in Terra, quindi ognuno di noi è il tramite del proprio talento, che proviene tuttavia da un potere molto più alto di noi.
Quali opere del passato (o anche attuali) ti hanno ispirata per la creazione del romanzo?
Ho amato la letteratura da sempre, e ogni scrittore ha lasciato splendide impronte su di me…Guy de Maupassant, Zola, Verga, Salgari, le Bronte, Bukowsky…e moltissimi altri….purtroppo pochissimi gli italiani: troppo superficiali o troppo introspettivi per i miei gusti. Non credo che per essere bravi scrittori sia necessario scandagliare con parole incomprensibili l’animo umano. Di Proust ce ne è stato solo uno, idem per Joyce. Io amo le pagine che mi tengono il cuore in gola quando leggo, amo travolgere con un uragano di emozioni, e amo venire rapita da un libro al punto da non riuscire a stargli lontano. Inoltre amo divertire e divertirmi mentre scrivo. Dal mio punto di vista se non ci si diverte non vale la pena fare nulla.
A un certo punto si tratta addirittura del rapimento e assassinio di Aldo Moro, qui rappresentati con un inaspettato quanto sconvolgente retroscena. In precedenza si sostiene che anche JFK fu ucciso per volontà dell’Organizzazione che muoverebbe i fili di nazioni e imperi. Nel caso di Moro, però, è stato sostituito il nome. A cosa è dovuta questa scelta?
Fu un momento terribile per me, la morte di Aldo Moro. Vissi la vicenda con il terrore dei bimbi, al punto che, non distinguendo l’importanza dell’uomo politico (ero troppo piccola), temevo perfino per l’incolumità dei miei familiari, di mio padre che tornava tardi dal lavoro tutte le sere. Capii allora che il mondo è precario. Ho legato il nome di Aldo Moro a troppe emozioni per ripeterlo più volte in un libro mio.
In futuro?
Oltre ad un paio di nuove commedie ed un musical, sta per uscire il primo volume di una saga fantasy-erotica molto più leggera di Buon Sangue. Si chiamerà Stirpe di Demoni. E’ una collana di cinque libri che amo perchè trabocca di passione, di forza. E’ una storia epica, che mette al centro alcuni eroi ed eroine che hanno la caratteristica meravigliosa di sapere quello che vogliono, cosa che purtroppo nella realtà vedo ben poco: siamo tutti troppo distratti da mille suggestioni e sollecitazioni che crediamo vicine solo perchè ormai “siamo tutti connessi”, e confondiamo i desideri altrui con i nostri. Il mondo fantastico che ho creato in Stirpe di Demoni è il mio rifugio da tempo, ormai.
Voto: 4 stelle su 5.