Si è presentato ieri alle 16 a Coverciano, sorridente e sereno davanti ai microfoni, il nuovo ct della nazionale italiana, Giampiero Ventura. Non importa se è il secondo allenatore azzurro più anziano di sempre, Tavecchio lo ha descritto subito così «Ho scelto un maestro di calcio, avrà carta bianca su tutto». Il buon Giampiero ha risposto umilmente «Non ho mai vinto titoli, ma negli anni ho valorizzato tanti giocatori».
Per la scelta dell’assetto tattico non ci sono dubbi, Ventura ripartirà dal lavoro eccezionale del predecessore Antonio Conte. Il 3-5-2 sarà ancora il volto dell’Italia, ma con delle varianti studiate proprio dall’ex allenatore del Torino.
Il percorso inizierà proprio dalla scelta degli uomini che con molta probabilità ritroveremo nel prossimo Mondiale russo del 2018. Il primo reparto da puntellare è quello offensivo, l’accoppiata Eder-Pelle non sarà più in scena secondo alcune previsioni.
Ventura ha già bocciato l’attaccante salentino in forza allo Shandong nella Super League cinese «Vedremo per Graziano, la Cina è troppo lontana» ha affermato il neo ct azzurro, al corrente anche dell’ultima umiliazione in terra asiatica (Leggi qui http://www.paeseroma.it/paeseroma/pelle-umiliato-anche-in-cina-graziano-mi-dispiace-ma-il-rigore-lo-batte-un-altro/).
Il primo candidato per sostituire Pellè è sicuramente Gianluca Lapadula, reduce da una stagione indimenticabile con il Pescara.
Lapagol ha segnato con i biancoazzurri ben 30 reti e dalla prossima stagione sarà un nuovo attaccante del Milan.
Il salto di qualità in un club titolato come quello rossonero, salvo la crisi attuale, potrà convincere Ventura a portarlo con sé nel prossimo ritiro. Una decisione da mettere in pratica subito, visto che Lapadula ha origini peruviane e col ct del Perù ha già avuto un incontro e diversi contatti, nonostante il rifiuto nella recente convocazione in Coppa America.
Riflettori puntati dunque all’esordio amichevole il 1° settembre con la Francia, al San Nicola di Bari, vecchio amore del neo ct azzurro. Una prova impegnativa prima del confronto di quattro giorno dopo contro l’Israele a Haifa, valevole per la qualificazione alla prossima Coppa del Mondo.