I sorteggi di Europa League sorridono alla Roma che nel girone E se la vedrà contro il Viktoria Plzen, l’Austria Vienna e l’Astra Giurgiu (si scenderà in campo il 15 e il 29 settembre, il 20 ottobre, il 3 e 24 novembre e l’8 dicembre). Evitato dunque il Manchester United di Mourinho, l’Olympiacos e il Villareal, squadre decisamente più ostiche, anche se l’esperienza col Porto insegna che in Europa non esistono formazioni “materasso” e che i singoli episodi possono condizionare (e non poco) anche una qualificazione all’apparenza facile. Spalletti lo sa bene e avverte la Roma: “E’ un buon girone per noi, – ha dichiarato il tecnico ai microfoni di Roma Tv -, però poi le difficoltà possono arrivare perché è anche equilibrato. Tutte possono ambire alla seconda posizione e alla prima. Non ci sono squadre materasso”.
LE AVVERSARIE – “E’ un girone molto equilibrato, non ci sarà la squadra che si staccherà. Certo, noi siamo i migliori del girone ma per le altre sarà lotta fino all’ultima partita”. Poi un commento sulla testa di serie del girone, di cui il tecnico non si fida affatto: “Il Viktoria è campione da due anni, ha una bella scuola calcio, ha messo dietro squadre come lo Sparta e lo Slavia Praga. Qualche anno fa ha eliminato il Napoli”. Mentre sulle altre due: “L’Austria Vienna ha tradizione, ha eliminato il Rosenborg, l’Astra Giurgiu ha invece eliminato il West Ham. Per noi è un buon girone, visto che potevano capitarci Ajax, United, Bilbao, Villarreal o Zenit, che puntano addirittura a vincere la Champions, figuriamoci l’Europa League. Da quello che sento sembra tutto facile, ma poi diventerà difficile nella pratica, anche per quello che abbiamo fatto vedere”.
“CAMBIARE TENDENZA” – L’eliminazione ai preliminari di Champions per mano del Porto, si aggiunge solo a una serie di umiliazioni che la Roma ha subito in Europa negli ultimi anni (basti pensare alle batoste subite con Bayern Monaco e Barcellona, per esempio). Per Spalletti allora è tempo di invertire la rotta e di dimostrare di essere fatti per poter giocare nella Roma come va ripetendo spesso ai suoi: “Noi dobbiamo consolidare il rapporto con le competizioni europee, abbiamo dimostrato di non trovarci a nostro agio con questi tornei. Poi c’è sempre qualcosa che disturba lo sviluppo della nostra forza, del nostro calcio e della nostra visibilità in Europa che la Roma deve avere, vista la responsabilità che abbiamo nel portare il nome di Roma. Dobbiamo fare meglio e far vedere di essere a nostro agio. Questa competizione nelle eliminatorie ha un certo livello, ma dai quarti diventano gare di Champions, match di grandissimo gusto nel giocarli e vincerli e sono risultati pesantissimi”.
MOTIVAZIONI – Di sicuro, l’uscita dalla Champions o meglio, il mancato accesso alla fase a gironi sarà un colpo duro da assorbire per i giallorossi. Ma Spalletti assicura che le motivazioni della sua Roma, per il nuovo percorso in Europa League, saranno comunque altissime: “Dobbiamo affrontarla con il massimo delle motivazioni, dobbiamo migliorare la nostra tradizione europea, il nostro rapporto. Ci sono squadre molto importanti, all’inizio può essere una competizione di secondo livello per squadre come Roma, United, Villarreal, se vediamo i club che ci sono dentro. Però poi dagli ottavi sono partite di ottimo livello, gustose da giocarsi con una posta in palio altissima come in Champions”.
Michela Cuppini