Il suo Napoli ha ottenuto la prima vittoria della stagione in Serie A. Il rocambolesco 4-2 arrivato contro il Milan, con le incoraggianti doppiette di Milik e Callejon, ha consentito di alleviare lo spavento della prima giornata contro il Pescara, quando gli azzurri pareggiarono 2-2 all’Adriatico evidenziando limiti tecnici e caratteriali. Due cartellini rossi per gli avversari (Kucka e Niang) con il Milan che finisce la gara in 9, e uno per lui, Maurizio Sarri, reo di aver protestato troppo veementemente contro la terna arbitrale in occasione di un intervento su Jorginho. Ma il tecnico non le manda a dire e nel dopo partita lancia la stoccata all’arbitro Valeri di Roma. “Sull’azione del primo gol c’ è stato un fallo abbastanza evidente su Jorginho non fischiato, e forse la cosa ci ha innervosito. Io ho solo detto ‘ma che diavolo state facendo?’, non c’era né tono minaccioso né insulti né niente, e sono stato espulso. Probabilmente mandare fuori me è più facile che mandar fuori qualcun altro. Da quello che ho visto stasera è più facile cacciare un allenatore in tuta che uno con la giacca e la cravatta. Più facile espellere me che quello dell’altra squadra”.
MILIK E MERTENS – Il Napoli aveva maturato il vantaggio di 2 gol con la prima doppietta italiana di Milik chiudendo il primo tempo in totale tranquillità. Poi però nella ripresa sono arrivate le reti di Niang (al 6′) e Suso (al 10′) che hanno regolato i conti. Almeno per un po’. “Era un 2-2 per noi molto pesante, per fortuna siamo riusciti a mettere a posto la situazione. C’era una caldo con cui è difficile giocare a calcio, abbiamo fatto abbastanza bene. Quando smettiamo di voler gestire la palla e pensiamo a difenderci facciamo male. Noi siamo una squadra che deve macinare il proprio calcio per 90′ senza fare calcoli, penso che sia una nostra caratteristica”. Poi sul nuovo goleador azzurro ammette: “Milik mi lascia grandi sensazioni, è un ragazzo vispo, che capisce al di là della lingua. Ma è ingiusto paragonare lui e Higuain, un fuoriclasse consacrato con un giovane che deve ancora fare il suo percorso”. Altro protagonista della gara, dopo la buona prestazione col Pescara, è stato Dries Mertens, che ha messo lo zampino nelle azioni più importanti del Napoli, dando il là al primo dei due gol di Milik. “Le gerarchie tra Insigne e Mertens? La parola gerarchie non mi piace, Mertens sta molto bene e abbiamo preferito partire con lui: lo scorso anno ha fatto più partite Insigne, oggi l’altro sta meglio. Ma noi aspettiamo il ritorno di Insigne ai suoi livelli”.
ULTIMO COLPO? – Non voleva parlare di mercato ma alla fine Sarri si sbottona: “L’unica cosa di cui abbiamo bisogno è un difensore centrale visto che Tonelli sono due mesi che non si riesce ad allenare con la squadra, e Koulibaly a gennaio andrà in Coppa d’Africa, per cui c’è il serio rischio di rimanere scoperti in quel ruolo”. Anche perché Maksimovic per il momento è ancora un giocatore del Torino.
Michela Cuppini