Daniele Bello chiude il cerchio della sua saga con questo capitolo, La resa dei conti, che, come si può facilmente intuire, narra l’ultima serie di eventi decisivi alla sorte del mondo intero. Mentre la guerra infuria contro il popolo di Nuova Urbe, i potenti Ancestrali attendono di oltrepassare la barriera che separa il loro mondo caotico dal regno mortale, minacciando di sconvolgere per sempre l’equilibrio della vita. Toccherà al giovane Hoenir, ai suoi alleati e agli altri condottieri delle fazioni in lotta il compito di scongiurare questa catastrofica minaccia. E quando la minaccia giunge da un altro mondo, ai popoli non resta che formare una grande alleanza per assicurarsi la sopravvivenza.
In quest’era dove le storie fantasy abbondano a volontà, questa è la vicenda del viaggio dell’eroe costretto a prendere in mano il suo destino e usare il potere di cui è dotato per salvare il mondo. Ma l’autore lo sa, e procede per questa via aggiungendo dettagli che solleticano la nostra curiosità. Interessanti, infatti, le citazioni e i richiami alla mitologia greca, oltre ai brani riportati da una lunga serie di opere del passato, dalla Voluspa normanna fino a Il Signore degli Anelli di Tolkien (proclamata ormai da tempo la Bibbia del fantasy moderno); testimonianza concreta della passione per il genere che l’autore ha riversato nel testo.
La resa dei conti è, in sostanza, la degna conclusione a una saga fantasy classica, adatto per gli amanti del genere in cerca di una lettura rapida e scorrevole, eppure ricca di contenuti.
Intervistato per l’occasione, ecco cosa racconta:
Come nasce la saga?
L’idea della saga nasce nel lontano 1998 quando buttai giù di getto un capitolo di quello che sarebbe stato “Hoenir il Druido – La Profezia”; un tentativo poi abbandonato, poi ripreso nel 2005 e quindi nuovamente abbandonato. Nel 2008, poi, su particolare insistenza di mia moglie (che voleva conoscere la fine della storia a tutti i costi) decisi che quell’embrione di romanzo doveva diventare una storia completa. E oggi, dopo ben diciotto anni, dalla prima ispirazione, ecco che il mio sogno si è finalmente avverato: l’epopea è completa.
Come è nata la passione per il genere fantasy?
Da giovane sono stato folgorato da Tolkien: la saga del “Signore degli Anelli” ha rappresentato per me un punto di svolta: per me è stato il primo tentativo letterariamente valido di restituire il pathos del mito e dell’epica ad un secolo troppo razionale, che sembrava aver perso il senso della fiaba.
Interessante la scelta delle opere e brani riportati tra le pagine del libro. Come hai scelto quelle opere in particolare?
Sono parte integrante del mio humus letterario: “Hoenir il Druido” è la fusione di tutto ciò che mi ha appassionato durante l’infanzia; epica, miti e leggende di tutto il mondo. Il libro sfiora tutto l’immaginario collettivo dell’umanità, sfiorando miti nordici, finnici, ellenici, celtici ed orientali.
Cosa bolle in pentola per il futuro?
Sto curando una traduzione dell’Iliade che sarà presto disponibile gratuitamente e on-line sul sito www.bifrost.it; dovrei completarla per gli inizi del 2017. A fine ottobre, inoltre, verrà pubblicato un mio esperimento letterario: i “Promessi Sposi” riscritti in chiave fantasy!
Daniele Bello, 4 stelle su 5, al seguente link: https://www.amazon.it/Hoenir-druido-resa-dei-conti-ebook/dp/B01JTT7Y06/ref=sr_1_3?ie=UTF8&qid=1471085124&sr=8-3&keywords=hoenir+il+druido
Si ringrazia per la collaborazione Matteo Pratticò.