Avrebbero avuto lo stipendio in ritardo di poche settimane, ma come si apprende da indiscrezioni che sarebbero state divulgate dagli stessi addetti «è indecoroso che un’azienda che serve il trasporto pubblico cittadino possa scaricare le sue fragilità economiche sulle ultime ruote del carro, i lavoratori».
Forse sono d’accordo con la visione anche coloro i quali – ancora ignoti – hanno affisso un cartello stradale in via Raffaele Costi, proprio davanti all’ingresso dei parcheggi di scambio dei mezzi aziendali, con su scritto “Pagate in tempo i dipendenti!”.
Polemiche e rinforzi alle eventuali verifiche vengono anche da molti cittadini rappresentanti politici del quadrante est di Roma. Politici come Claudio Lozzi (Dc) sostengono per esempio che «è impossibile continuare con una concessione degli appalti pubblici a mille piccole aziende, quando la soluzione sarebbe internalizzare tutto, ed evitare anche i fenomeni di corruzione».