L’Intervista
Buongiorno Mr. Fan Hao Lun, è un piacere per me poterLa conoscere ed intervistare. Lei è un giovane regista ed il suo lungometraggio racconta di una madre coraggio, vittima della violenza domestica, ed alla quale è stata rapita la figlia che non troverà piu’. Perche’ ha scelto un tema del genere? La violenza sulle donne è ricorrente nella Cina dei giorni nostri? Avevo una sorella, che si è trasferita in una grande città ed è stata uccisa dal fidanzato che frequentava il corso di studi con lei. Questo film vuole essere una denuncia ed al contempo una forma di ricatto morale per mia sorella e per tutte le donne vittime della violenza, e che spesso sono troppo deboli per ribellarsi. L’interprete principale Mrs. Jing Ke, che nella vita è anche mia moglie, interpreta invece il ruolo di una donna coraggiosa che lotta contro ogni tipo di violenza cercando di uscire dal tunnel nel quale è precipitata, e soprattutto si oppone contro quella banda di criminali che rapisce i bambini.
Questo fenomeno della sottrazione dei bambini alle proprie famiglie e’ consueto in Cina oggigiorno? Cosa succede ai bambini rapiti? Putroppo, da diversi anni a questa parte, questo è un fatto ricorrente. Questi criminali esportano gli organi a questi piccoli, che poi rivendono al mercato nero, li umiliano, li spogliano di tutto, fanno loro pressione e violenza psicologica, per poi metterli sulla strada e costringerli a mendicare.
Dov’e ambientato il suo film e perche? La storia è ambientata nella provincia di He Nan nella parte centrale della Cina, che è una delle aree più popolate del mio Paese con quasi 100 milioni di abitanti. Questa vastissima area, che ha come capitale Zhengzhou , ha un’estensione di quasi 170.000 km², una densità di popolazione di 563,02 abitanti per Km² , circa 2500 comuni, oltre ad importanti centri culturali quali college ed istituti universitari, ad esempio per citarne alcuni, la Henan University, Zhengzhou University ed altri ancora , e secondo la tradizione , è considerata come la culla della civiltà cinese. Ciò premesso, Lei comprenderà perche’ ho scelto lo He Nan come luogo e teatro del mio film.
Immagino che gli organi cinesi di sicurezza competenti stiano attivamente tentando di eliminare queste bande criminali. Una volta sgominate e catturati i colpevoli , come vengono puniti? Con la pena di morte.
Nella scena finale del film l’attrice protagonista Jing Ke non ritroverà sua figlia, ma appare incinta e va incontro ad un bambino e raccoglie una palla.Cosa significa tutto questo? Qual’e’ il messaggio che vuole trasmettere? Jing Ke, che come dicevo oltre ad essere l’attrice protagonista è anche mia moglie, durante le riprese del film, era effettivamente incinta e non potevamo più nasconderlo. Il mio vuole essere un messaggio di positività e di proiezione verso il futuro. Nonostante il dramma di questa donna che non ritroverà più sua figlia, questa sua nuova gravidanza sta a significare che la vita deve continuare.
Quanto tempo ha impiegato per la realizzazione di Breathing? Ho raccolto materiale e mi sono preparato per circa 2 anni e mezzo, ma le riprese effettive sono state girate in 38 giorni. Il produttore del film Mr. Yan Kang mi ha sempre supportato in tutto questo tempo.
E’ la prima volta che viene a Venezia per il Festival Internazionale d’Arte Cinematografica piu’ famoso al mondo? Ci sono molti altri Festival del settore in Europa come Cannes e Berlino ad esempio, perché ha scelto proprio Venezia per il debutto mondiale del suo film? Il Festival del Cinema di Venezia oltre ad essere uno dei piu’ prestigiosi in assoluto al mondo, ha sempre portato molta fortuna ai miei colleghi che mi hanno qui preceduto, e spero che questo “battesimo” porti fortuna anche a me.
Come verrà distribuito Breathing e dove? La mia prossima tappa sarà il Festival Internazionale di Ottawa in Canada, successivamente – per il momento, in Francia, Giappone e Cina. In Italia forse in un secondo tempo, dipenderà dai canali distributivi.
Progetti futuri? Sto già preparando un film sulla violenza sulle donne e la droga. Ma di questo ne parleremo in un’altra occasione.
Signor Fan Hao Lun, la ringrazio per la disponibilità e tantissimi auguri per il suo futuro. Grazie a Lei signora Daniela.
Intervista di Daniela Paties Montagner a Mr. Fan Hao Lun al Lido di Venezia, Multisala 2, durante la 73.Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia