Questa mattina, intorno alle ore 10.00, il giornalista Nicola Porro ha postato il video, che è in onda sulla sua pagina facebook, per far conoscere a tutti, che ieri è stato assolto dal Tribunale di Roma, con formula piena, dall’accusa di tentata violenza contro l’imprenditrice Emma Marcegaglia.
Click del mouse. Partono le immagini. Il giornalista ha l’aria soddisfatta e sollevata nella camicia, dal collo sbottonato, a righe bianche e rosse. Non per molto. Col trascorrere dei minuti, non riesce a tenere a bada le mani, che passano fra i capelli e ogni tanto scivolano, allungandosi dalle guance al mento, sul viso che si fa più tirato, mentre parte lo sfogo in tono basso, poi rancoroso e irritato, sempre determinato Sono stato assolto!.
Subito dopo, Nicola Porro, afferma che la notizia di ieri è riportata solo su IlGiornale e IlTempo, non è stata pubblicata o resa nota da altri media.
Intanto, sui fotogrammi del conduttore di Matrix, sopra nello spazio dedicato dal social allo stato e A cosa stai pensando? per l’utente, campeggia la scritta Zuppa di porro. Oggi parlo di me: mi hanno assolto. Ma nessuno lo scrive, tranne IlGiornale.
Nei momenti successivi alla dichiarazione, il vicedirettore del quotidiano milanese, continua il racconto con novizia di particolari sui fatti dell’epoca, non tralasciando il vissuto di situazioni personali.
Ricorda l’appellativo ricorrente di Macchina del fango. Impreca per il torto subito. Inveisce in difesa di coloro i quali hanno sofferto simile danno, a cui è stato negato il riscatto dall’umiliazione e il trionfo della verità. Rimarca il silenzio sulla sua assoluzione. Ringrazia e manda a quel paese. E per ulteriori dettagli si rinvia alla visione del video.
Porro, conclude, poi, la sua rassegna stampa, con il commento sulla foto del baciamano di Giovanni Malagò, Presidente del CONI, alla sindaca di Roma Virginia Raggi nella sala dell’Armi del Foro Italico.
Qui, di seguito, senza approfondimento, né per obbligo né per piacere, e nell’essenzialità del giornalismo, ecco pubblicata la notizia di ieri. Dopo sei anni è finita: il Tribunale di Roma ha prosciolto Nicola Porro, il vicedirettore de Il Giornale, dall’accusa di reato di tentata violenza (indicato inizialmente nella rubrica di reato con la qualifica di tentata violenza privata e solo in seguito derubricato in tentata violenza) contro, l’allora presidente della Confindustria, Emma Marcegaglia perché Il fatto non sussiste.
Maria Anna Chimenti